16 Luglio 2017 - 21:15

Tempesta magnetica in arrivo, ma nessun allarme

tempesta magnetica

Nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 luglio potremmo  assistere ad un particolare ed inconsueto fenomeno  proveniente dallo spazio : una tempesta magnetica. Vediamo meglio di cosa si tratta ed i suoi possibili effetti

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La notte in arrivo ci renderà protagonisti di una tempesta magnetica, un fenomeno che, a dispetto di quanto si può credere, non sempre rappresenta qualcosa di allarmante e adesso vedremo meglio il perché.

Lo scorso 5 luglio sulla superficie solare è apparsa una grande macchia, di dimensioni superiori a quelle della terra, e visibile mediante filtri adatti persino ad occhio nudo.

tempesta magneticaUna macchia solare è un fenomeno in stretta relazione all’intensità della radiazione proveniente dal Sole . In generale si tratta di veri e propri campi magnetici che appaiono durante periodi d’elevata attività solare, come accaduto in questo caso. Essi rilasciano energia magnetica nei brillamenti con una conseguente accelerazione di particelle ed emissione di radiazione elettromagnetica:dai raggi X alle onde radio.

In virtù di tale effetto, questa notte saremo attraversati da una nube magnetica di gas ionizzato . La nube interstellare, interagendo con il campo magnetico terrestre, potrebbe dar luogo ad affascinanti fenomeni, come le aurore polari, oppure innescare delle vere e proprie tempeste magnetiche. Fortunatamente quella prevista per stasera sarà di un livello G1, il minore possibile, ed il cui picco è atteso nella notte .

tempesta magnetica

Per comprendere più nello specifico il fenomeno, però, bisogna sapere che cos’è una tempesta magnetica. Essa consiste in un interazione tra campi magnetici di cui il primo è proveniente dallo spazio, in questo caso si tratta di un’espulsione di massa coronale, una notevole quantità di gas altamente ionizzato che si propaga a livello spaziale. Questo “vento interstellare” può raggiungere anche la Terra ed interagire con il suo campo magnetico, in modo più o meno debole dando origine a fenomeni come le aurore polari o addirittura ad interferire con le apparecchiature elettriche. Il campo magnetico funge da scudo per le particelle provenienti dall’espulsione di massa coronale.  Esso viene compresso originando tempeste geomagnetiche.

A dispetto di quanto si pensa fortunatamente le possibili conseguenze della  tempesta magnetica  prevista per il 16 luglio non sono allarmanti. Potremmo notare infatti delle fluttuazioni sulla rete elettrica o un impatto debole sulle attività satellitari ma il fenomeno più interessante è quello di un’aurora visibile alle alte altitudini .

L’interesse e lo studio di questi fenomeni, permette di comprendere la natura di questi processi fisici ed in particolare di prevedere la tendenza dell’evoluzione degli stessi. L’ importanza risiede nell’influenza che possono avere questi fenomeni, sul nostro sistema solare.

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