The JackaL al Giffoni Film Festival: “noi antitesi della fuga dei cervelli”
Durante il Meet the stars i the JackaL hanno divertito i tanti presenti in Sala Alberto Sordi, condividendo gli aneddoti delle prime esperienze sino alle più recente
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Uno degli incontri più attesi per la 47° edizione del Giffoni Experience quello dei the JackaL (orfani di Fru) i giovani videomaker che stanno cavalcando l’onda del successo da più di cinque anni. Partiti da inesperti e acerbi youtubers, oggi sono diventati una vera e propria società di produzione che realizza video tormentoni. È così che sono diventati degli “influencer“, è così che sono riusciti, con impegno e costanza a produrre un film che debutterà nelle sale italiane il prossimo autunno: AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi, una pellicola che secondo Ciro Priello è “una chiara risposta a tutti quelli che domandano cosa ne pensiamo dell’emigrazione dei cervelli intaliani all’estero.”
Il giovane gruppo ha mostrato grande interesse e apprezzamento per le domande dei giurati della Masterclass, affermando in più di un’occasione che la “pedina fondamentale che si cela dietro il nostro successo è la profonda e lunga amicizia che ci lega, uniti, mai uno screzio. È lo spirito di gruppo: ci permette di lavorare al meglio.”
Ma partire dalle origini non basta, molte domande si sono incentrate sul processo evolutivo dei the JackaL: “c‘è la convinzione che ci sia un momento o un video che funziona, il successo improvviso è un fenomeno che è destinato ad avere breve durata. Mentre fare una determinata carriera, che possa permetterti di girarti e vedere tutto il percorso compiuto è ben diverso: serve la costanza giornaliera, un grane impegno e un cospicuo approfondimento in ogni video.” Tuttavia i giovani pertenopei non si sbottonano sulla domanda circa i loro possibili flop: “ci sono alcuni prodotti che ci hanno fatto realmente schifo – rido insieme – ma ovviamente non diremo mai queli sono, però fa parte del nostro processo di crescita. Basti pensare che tra i primi ci sono video di ragazzate (riprese di uno del gruppo sbronzo n.d.r.).”
Tra i momenti più belli, una bambina di circa 10 anni che in lacrime ha esternato tutta la sua gioia per aver avuto la possibilità di incontrare questi straordinari videomaker. Ciro, anch’egli visibilmente emozionato per la spontanea reazione della ragazzina, ha corso sino in fondo alla sala per abbracciarla.
Un incontro che ha mostrato i the JackaL come ragazzi umili, divertenti ma, soprattutto ambiziosi. In sala era possibile toccare con mano la loro emozione e la loro ansia per l’attesa del film. La domanda è presto fatta: il sato da YouTube al cinema potrà essere un’arma a doppio taglio, come ne usciranno i the JackaL? Ma una cosa è certa, a Giffoni, hanno regalato gioia, grandi scariche di ironia e numerosi momenti di riflessione sull’attuale condizione dei giovani.
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