7 Ottobre 2015 - 00:09

Un thriller distrutto dall’eroismo di The Whispers

thriller the whispers

Nono episodio di The Whispers, dal titolo Un bambino distrutto. Aumenta il ritmo dopo i ridondanti sentimentalismi, eppure il thriller ne esce sconfitto 

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Geniale. Imperdibile. Incredibile: sono questi gli aggettivi messi in evidenza durante lo spot pubblicitario di The Whispers su Fox Italia.

La serie Tv in questione però, arrivata al nono episodio (di 13) rimane un “pasticcio” di toni, contenuti e generi. Si profila come un thriller, ma finora è stato un melodramma, una sorta di soap opera nera, in cui i fantasmi della famiglia americana si possono rivelare attraverso “sussurri” che ne destabilizzano il benessere momentaneo. I fantasmi della guerra, anche, accennati qualche volta, che sono il risultato della paura costante e vibrante in ogni poro dell’americano. In fondo l’America distrugge e blocca la guerra, la tiene lontana da una Nazione che sa difendersi sempre dal nemico.

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Un thriller distrutto dall’eroismo di The Whispers

Il nono episodio scorre più velocemente dei precedenti, attraverso tre livelli narrativi che procedono in parallelo. Thomas assistito da John Done/Sean Bennigan e uno straordinario dottore, mentre prova a superare un’ennesima prova di sopravvivenza; Claire e Jessup continuano le ricerche sul passato di Thomas, l’unico in grado di uccidere Drill nel corpo del fratello Elliot; il flashback di una notte piovosa in cui l’amico immaginario fu ucciso dall’invenzione di Thomas.

Drill però è tornato. Lo sappiamo perché accade qualcosa. Una maschera copre le identità di due bambini, un’altra coppia legati dalla fratellanza, che insieme dovranno sconfiggere gli ostacoli e arrivare a Thomas. Una serie di casi, permette di nuovo a Drill di punire Thomas per la perseveranza nell’ostacolare il suo dominio, quel gioco che dovrebbe portare alla vittoria (ancora da capire).

Questo triplice percorso narrativo porta alle stesse conclusioni, e, con pochi momenti di tensione, scivola nuovamente nel melodramma quando Claire scoppia in lacrime di fronte alla verità.

Il pizzico di novità in più è che Thomas ha ucciso Drill attraverso una scossa elettrica provocata dal temporale di quella famosa notte, cambiando per sempre la sua infanzia e la sua vita. L’altra novità è il ritrovamento di una fotografia, che ritrae Thomas nel giorno del suo compleanno all’interno di una clinica di cure mentali. I due agenti, attraverso la foto, riescono a ricostruire molti elementi e a trovare un disegno rappresentato sulle pareti proprio dal piccolo Thomas, in cui emerge qualcosa di oscuro: l’immagine inquietante di una forma aliena che si è impossessata del corpo di Elliot. Si tratta della tradizione legata agli spiriti maligni, perché c’è un alieno? Mistero da risolvere (nella cultura americana, a questo punto!).

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Un thriller distrutto dall’eroismo di The Whispers

Questi sono i passi avanti, come la morte definitiva di Thomas causata da un misterioso bambino uscito fuori dal nulla, che non mostra apparenti legami narrativi con gli altri finora incontrati.

Ritorna così il melodramma, che “distrugge” ogni tentativo del genere thriller di essere coinvolto nelle scelte di The Whispers. Vorrebbe sembrare geniale, imperdibile e incredibile, ma fino al nono episodio tutto sembra essere indirizzato verso uno discorso sulla famiglia. Infine, scena madre dei prossimi episodi, è l’inquadratura finale: il Presidente guarda a sua figlia mentre un agente dell’FBI recita la possibilità di sacrificare il corpo di un bambino per eliminare definitivamente Drill, salvando così tutti gli altri.

Un thriller che sarà elogio dell’eroismo, dove lo spirito maligno è il nemico contemporaneo e costante che l’America sa annientare con prontezza e valore, oppure una denuncia nuova? 

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