23 Ottobre 2020 - 16:24

Trump e Biden, ultimo dibattito: c’è un vincitore?

Trump e Biden

Ieri si è tenuto l’ultimo dibattito prima delle elezioni tra Donald Trump e Joe Biden. Tanti i temi affrontati in un clima di rispetto

L’ultimo dibattito. Da oggi si può iniziare a contare i giorni che passano fino alle elezioni presidenziali. Ce la farà Trump a salire sul carro dei vincitori e a essere rieletto? O il calmo e pacato Joe Biden riuscirà a stappare lo scettro al plurimiliardario? A quanto dicono i sondaggi il democratico Biden sarebbe in vantaggio anche se l’affidabilità dei sondaggi è sempre da ponderare.

La vera protagonista di questo dibattito è stata sicuramente la moderatrice afroamericana Kristen Welker. La moderatrice della NBC, seconda giornalista nera della storia a dirigere un dibattito presidenziale americano, è riuscita a contenere Donald Trump senza bisogno che il suo microfono venisse troppo silenziato e gestito gli interventi di Joe Biden senza far perdere il ritmo al confronto.

Insomma, le paure, le ansie e le polemiche per l’attesissimo ultimo dibattito sono state smentite. La decisione di spegnere i microfoni dell’interlocutore avversario mentre l’altro parlava sembrava aver gettato nel caos le strategie dei due partiti. Trump accusava, come suo solito, di essere vittima di un boicottaggio. In realtà non è andata così. Complice anche la serietà della giornalista i due sfidanti si sono rispettati.

La giornalista ha letto le domande, poi ha gestito con sicurezza il rimpallo degli interventi, ricordando il termine dei due minuti “senza interruzioni“, dando sempre la possibilità agli sfidanti di ribattere, precisare, rilanciare, con Trump che ha cercato di avere l’ultima parola. Quando qualcuno sforava, arrivava puntuale il glaciale Okay” della moderatrice, che ha avuto l’effetto di salvare il duello. Non era facile.

I temi

Trump, arrivato sul palco senza mascherina, e Joe Biden, che se la toglie e poi la mostra più volte argomentando le sue posizioni, si affrontano dunque con calore, ma senza mai accapigliarsi. Fra loro non c’è nemmeno il plexiglas pure annunciato. Tolto per decisione comune, essendo entrambi negativi al virus. “Oltre 220mila americani  sono morti. Chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può essere presidente degli Stati Uniti.” attacca l’ex vicepresidente. Mostrando che la strategia annunciata dai repubblicani, di lasciarlo parlare sperando in una delle sue celebri gaffe o balbuzie, non funziona.

Alla prima domanda posta dalla conduttrice Kristen Welker, sulla pandemia che in America ha ampiamente superato gli 8 milioni di contagi e provocato oltre 200mila morti. “Mi sono ammalato anche io, ho imparato nuove cose. Il vaccino sarà distribuito subito, lo faranno i militari.” afferma. Ma quando la conduttrice glielo chiede, ammette: “Non posso garantirlo. Ma siamo vicini.

Più volte Trump ha cercato di avvelenare la discussione, tirando in ballo gli affari della famiglia Biden in Russia, in Cina, in Ucraina. L’ex vice presidente ha respinto tutte le insinuazioni. E ha contrattaccato sulle rilevazioni sul conto segreto di Trump in Cina. “Ma i miei commercialisti mi dicono che negli anni precedenti ho anticipato milioni e milioni di imposte.” ha ribattuto ancora il presidente.

L’intrigo è talmente fitto che non si capisce quale messaggio possa arrivare agli spettatori. Le attese, le ansie degli americani sembrano portare altrove: lavoro; pari opportunità economiche e sociali per gli afroamericani e le altre minoranze; la copertura sanitaria. E qui il confronto non ha offerto niente di nuovo, rispetto al repertorio ormai consolidato.

Insomma, potrebbe dirsi un dibattito fine a sé stesso che forse non aiuterà quella fetta di indecisi che a poche settimane dal voto non sanno chi premiare. L’America e il mondo tutto attende con ansia la proclamazione del nuovo presidente.