Turismo, Italia quasi sold out a Ferragosto. Quali sono le mete ambite dagli italiani?
In Italia è boom di prenotazioni per la settimana di Ferragosto, venduto circa il 79% delle offerte online. I dati segnano una ripresa del turismo locale
Le prenotazioni di agosto testimoniano una ripresa del turismo locale, come ha affermato anche l‘Enit. Infatti per ferragosto l’Italia è già quasi sold out, circa il 79 per cento delle offerte online è stato venduto per le imminenti vacanze. A registrare un numero più alto di prenotazioni sono state alcune località della costa, mentre buoni dato ha registrato anche la montagna che risponde alle zone balneari con le Alpi.
Per l’Agenzia nazionale italiana del Turismo si tratta di dati positivi che testimoniano anche una possibile ripresa del Pil. Infatti l’Italia sta reagendo meglio di altri Paesi sul fronte delle prenotazioni di agosto e perde meno Pil di altri Stati Ue. Il ministro Dario Franceschini infatti in un’interrogazione parlamentare ha spiegato quali siano le priorità a cui lavora Palazzo Chigi e ha chiarito che a frenare il settore è anche il fatto che nessuno prenota più vacanze a lungo termine.
Per il turismo estivo l’Italia supera la Spagna avendo già venduto quasi l’80% delle disponibilità di offerte online mentre il Paese iberico è al 72% di prenotazioni. Tra le destinazioni più ambite dai turisti spiccano le mete balneari: non più disponibili l’80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino Treporti in Veneto, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento. Anche la montagna registra un record di prenotazioni, le Alpi infatti sono state preferite dall’84% de turisti.
Grande incentivo per il turismo italiano è stato il Bonus vacanze. In Parlamento Franceshini ha spiegato che ora si lavora su tre possibilità. “Il prolungamento degli ammortizzatori sociali per i sistemi afflitti da crisi prolungata. Il sostegno alle imprese, compresi Imu e credito di imposta sugli affitti e l’aiuto ai settori più colpiti che non hanno più clientela perché nessuno programma viaggi nel lungo termine. E poi le città d’arte”.