Ungheria, il PPE potrebbe espellere Orbán dal partito
Dopo l’ennesimo attacco all’Unione Europea, il PPE si sarebbe stancato di Orbán. Il termine ultimo sarà l’assemblea del 20 Marzo
Un tassello importante del sovranismo europeo potrebbe improvvisamente crollare. Infatti, in Ungheria, il partito Fidesz, guidato dal controverso primo ministro Viktor Orbán, potrebbe averne fatta una di troppo. Il PPE, principale partito di centrodestra europeo, discuterà se espellerlo o meno in una riunione che si terrà il 20 Marzo.
Orbán è da tempo accusato di aver approvato leggi sempre più illiberali, contrarie alla libertà di stampa e allo stato di diritto in Ungheria. Fidesz, d’altra parte, riceve sostegno da anni a ogni elezione. Il crac si sarebbe verificato quando il Governo ha promosso una campagna politica finanziata con soldi pubblici che attaccava in modo diretto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.
Juncker è anch’esso esponente del PPE. A questo punto, ben sette partiti facenti parte del partito europeo hanno chiesto l’espulsione da parte del gruppo di estrema destra dal partito. Joseph Daul, presidente del PPE, ha convocato il consiglio di presidenza del partito, che ha deciso di discuterne il prossimo 20 Marzo.
Intanto, c’è chi avalla che, dietro la possibile espulsione, ci sia George Soros, miliardario e filantropo ungherese da anni al centro di una campagna di odio velatamente antisemita. Ma, come al solito, quando si parla di complottismo, si parla di aria fritta.
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