19 Marzo 2018 - 17:12

Unione Europea: la Brexit e il “nodo” Irlanda

Brexit

A Bruxelles, Gran Bretagna e Unione Europea hanno finalmente abbattuto le distanze per la Brexit: il giorno decisivo sarà il 29 marzo 2019. Ma c’è ancora una questione spinosa da affrontare: l’Irlanda

L’impasse sembra destinato a crollare. A Bruxelles è stato finalmente trovato un accordo tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna per quanto riguarda la famosa Brexit. Il capo negoziatore dell’UE, Michel Barnier, ha annunciato: “Abbiamo un testo legale che copre la maggior parte delle questioni.
Peccato che resti ancora un nervo scoperto, molto pesante, nella questione: l’Irlanda.

Infatti, le due componenti in trattativa non riescono ancora a trovare un punto d’accordo per evitare una frontiera rigida nel paese irlandese. Questo perché vi è una visione completamente diversa della situazione.

L’UE, infatti, pretende che lì sorga un vero e proprio confine, visibile, che renda riconoscibile il fatto che il Regno Unito non faccia più parte dell’Unione Europea. Londra, invece, vuole ancora smussare la faccenda. Il perché è presto detto: in primis bisogna risolvere prima la questione doganale, e poi bisogna capire come uscire dal vincolo degli accordi del Venerdì Santo.

La stessa leader britannica Theresa May non sa bene come uscire dalla situazione. Il premier ha già sondato varie soluzioni, l’ultima venerdì scorso: posizionare un marchingegno tecnologico per far sorgere delle barriere invisibili.
Inutile dire che né dalle parti dell’UE, né da quelle irlandesi l’idea è stata accolta con entusiasmo. E per il primo ministro, sicuramente rappresenterà una bella gatta da pelare per la buona riuscita della Brexit.

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