22 Febbraio 2021 - 11:56

Vaccino Astrazeneca: i dubbi dei docenti sulla validità

AstraZeneca

Dal 9 febbraio 2021, è partita la campagna di vaccinazione degli Under 55 con il siero Astrazeneca. Anche i docenti rientrano tra le categorie prioritarie, ma non mancano le perplessità da parte del personale scolastico

Prosegue la campagna di vaccinazione anti Covid. A partire dal 9 febbraio 2021 spazio a chi ha meno di 55 anni, rientrano inoltre tra le categorie prioritarie docenti e personale scolastico. Tuttavia cresce la perplessià tra il corpo docente relativa alla validità del vaccino Astrazeneca.

A sollevare il dubbio, alcune dichiarazioni rilasciate dall’immunologa Antonella Viola che su Facebook in un post ha messo in dubbio l’effettiva efficacaia del vaccino Astrazeneca. La professoressa sconsiglia infatti la somministrazione di tale vaccino efficace per alcune fasce di età solo sei volte su dieci.

Il parere dell’immunologa

“L’Aifa ha giustamente deciso di non consigliare l’utilizzo del vaccino AstraZeneca per gli over 55. Questo perché non ci sono dati solidi sull’efficacia del vaccino in questa fascia di età e perché è comunque un vaccino meno efficace rispetto agli altri, riuscendo a proteggere solo 6 persone ogni 10 vaccinati. La mia domanda però è la seguente: che facciamo con i 40enni diabetici? O i 50enni ipertesi? Con gli obesi? Con tutte quelle categorie di giovani che per co-morbidità sono ad alto rischio? Li vacciniamo sapendo che 4 su 10 non saranno protetti? La scelta del vaccino più adatto deve essere lasciata al medico curante che sulla base della storia clinica del suo paziente deve scegliere il più adatto”.

Di diverso avviso il commissario Arcuri che con il vaccino Astrazeneca ha dichiarato di voler prendere “un percorso parallelo”. Questi dosi infatti verranno somministrate solo a chi ha meno di 55 anni e nello specifico si è pensato a specifiche categorie: insegnanti, le forze armate, le forze dell’ordine, i lavoratori nei servizi essenziali, il personale e la popolazione nelle carceri, e quello dei luoghi di comunità.

A chiarire la situazione e rassicurare sulla somministrazione di Astrazeneca interviene la stessa Agenzia del Farmaco che in una nota stampa riferisce: “In attesa di ulteriori studi, l’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenzialmente per la popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi. Si attendono maggiori evidenze sul rapporto beneficio/rischio del vaccino AstraZeneca prima di suggerirne la somministrazione nei soggetti di età più avanzata”.