Variante Omicron: arriva una buona notizia
Secondo uno studio condotto dall’Università di Colonia la dose booster ripristina una potente attività neutralizzante, anche contro la variante Omicron
Secondo uno studio condotto dall’Università di Colonia con altri atenei tedeschi, dopo la somministrazione di 2 dosi di vaccino Pfizer/BioNTech, l’attività neutralizzante contro il virus originario diminuisce di 4 volte nel periodo di 5 mesi e contro Omicron solo il 30-37% dei campioni ha mostrato una neutralizzazione rilevabile: l’attività neutralizzante per Omicron è aumentata di oltre 100 volte dopo la dose di richiamo.
“La cosa importante di questa ricerca – dichiara Filippo Drago, ordinario di farmacologia dell’Università di Catania e componente della task force sul Covid della Società Italiana di Farmacologia – è che i soggetti con tre dosi di vaccino a mRna mostrano una resistenza da 30 fino a oltre 100 volte superiore rispetto a chi non ha fatto anche il richiamo”.
La ricerca ha analizzato anche gli effetti della variante Omicron sui guariti: dallo studio è emerso che subito dopo l’infezione l’attività neutralizzante contro il virus originario era variabile da 37 a 11.008, mentre dopo una singola dose di vaccino si è avuto un forte aumento dell’attività neutralizzante.
“Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno osserviamo il fatto che chi si infetta prende la malattia in una forma molto lieve – spiega il virologo Carlo Federico Perno, direttore di microbiologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma – questo significa che due dosi producono un po’ di immunità ma non è stabile e quindi serve il richiamo con la terza dose”.
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