7 Febbraio 2018 - 12:58

“Vengo anch’io”: Nuzzo e Di Biase al cinema dall’8 Marzo

Vengo anch'io

I due comici Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, dopo essersi fatti conoscere in diversi programmi televisivi, sono pronti ad approdare al cinema con il loro primo film: “Vengo anch’io” sarà in sala dall’8 Marzo

Maria Di Biase e Corrado Nuzzo sono noti al grande pubblico per i loro comicissimi appuntamenti al buio, che hanno conquistato gradualmente una buona fetta di audience televisivo, passando per trasmissioni come “Quelli che il calcio” o i vari “Mai dire…” della Giallappa’s band. Ora i due sono pronti per approdare al cinema con il loro primo film da protagonisti: “Vengo anch’io“, di cui oggi è stato rilasciato il poster ufficiale, sarà nelle sale del nostro Paese dal prossimo 8 Marzo.

La trama di “Vengo anch’io”

Nella locandina vediamo i due comici mentre probabilmente sono in sosta da un lungo viaggio in camper. Ed è proprio il viaggio l’elemento drammaturgico fondamentale della pellicola distribuita da Medusa: un giorno, infatti, stanchi delle proprie vite improntate su un sentimento di stantia sconfitta e commiserazione, un aspirante suicida, un’ex galeotta, un ragazzo con la sindrome di Asperger ed un’atleta di belle speranze interrotte, decidono di partire per partecipare ad una gara di canottaggio.

Il viaggio, (tra Milano ed il Salento) per i quattro, sarà l’occasione per fare i conti con se stessi, col proprio passato ed i propri demoni. E non importa se alla fine perderanno, amaramente la gara: la loro più grande vittoria sarà aver capito di poter essere un gruppo coeso, una famiglia, anche oltre i vincoli e le diversità.

Il cast del film

“Vengo anch’io” approda in sala dopo una lunga lavorazione: la coppia Nuzzo-Di Biase, che aveva cominciato a lavorare al progetto la scorsa estate, ha condiviso il set con i due giovani attori Gabriele Dentoni e Cristel Caccetta.

Le dichiarazioni dei due registi

Il nostro film è una tragedia con tanti momenti comici” afferma la Di Biase, affrontiamo tanti temi importanti, senza però volerli scimmiottare”.

“È un film atipico” le fa eco Nuzzo “perchè parte dalla tragedia per poi sciogliersi verso la commedia. E’ un viaggio della speranza al contrario“.

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