Via da casa perchè omosessuale. La storia di Malika Chalhy
A Castelfiorentino la triste storia che ha coinvolto Malika Chalhy, una giovane omosessuale costretta a lasciare casa sua dopo il coming out in famiglia
Nella battaglia a difesa dei sentimenti della giovane di Castelfiorentino, Malika Chalhy intervengono anche Elodie e Fedez.
La giovane di soli 22 anni sarebbe stata “letteralmente” cacciata di casa e la serratura della porta modificata per non permetterle di rientrare. Dopo aver inviato una lettera alla famiglia, in cui esternava il suo orientamento sessuale, la giovane è stata aggredita verbalmente dalla stessa madre che le ha intimorito di non fare rientro a casa con la sua compagna.
Malika, dopo aver subito insulti e aggressioni ha deciso di denunciare i genitori dopo esser stata cacciata a fine gennaio. Il Pm di Empoli, Giovanni Solinas ha avviato delle indagini per verificare che non siano stati commessi dei reati nei confronti della giovane, alla quale, dalle registrazioni audio su whatsapp gli viene augurata la morte. “Meglio drogata che lesbica”, avrebbe detto la madre.
Dopo una seconda dichiarazione al quotidiano “La Nazione”, pare che la donna si sia pronunciata con tale violenza poichè presa dalla rabbia, ma che abbia comunque non lasciato intendere una condivisione della scelta, segni di pentimento o volontà di riavvicinamento.
Sembra che Malika abbia intenzione tuttavia di lasciar Castelfiorentino e la Toscana. In segno di solidarietà sono già intervenuti il cantante Fedez ed Elodie per condannare il gesto “contronatura” dei genitori nel rifiutare la propria figlia, mentre Elodie avrebbe condiviso il link della raccolta fondi per la ragazza, raccolta che attualmente ha raggiunto quota 30 mila euro.
Fa riflettere tuttavia che ancora oggi non ci siano delle leggi che permettano di tutelare le vittime di crimini da odio omotransfobico. La famiglia è ora accusata di violenza privata e inosservanza degli obblighi di assistenza familiare.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Resa dei conti per Rousseau e Movimento 5 Stelle: la crisi continua