2 Novembre 2017 - 14:35

2 novembre, commemorazione defunti: cos’è e perchè si celebra

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Preghiera, memoria e omaggio ai propri cari: si celebra oggi la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti. Ecco cos’è e perché viene ricordata

Una festa religiosa e non civile quella del 2 novembre, commemorazione dei defunti, seguita dalla giornata di Tutti i Santi. In questa giornata, secondo la chiesa cattolica, si ricordano tutti i defunti e, per tale ragione, tradizionalmente i cimiteri rimangono aperti oltre gli orari prestabiliti. Ci si reca nel luogo di riposo dove parenti e amici omaggiano e pregano per la memoria dei propri cari. La ricorrenza è molto sentita dalla Chiesa Cattolica. Oltre che far visita ai cari defunti, viene celebrata anche la santa messa.

I morti venivano ricordati già nel medioevo, ma in una giornata diversa. La commemorazione avveniva di domenica, fra gennaio e febbraio, due settimane prima dell’inizio della quaresima. Il rito celebrativo viene esteso alla Chiesa Cattolica a partire dal XIV secolo. Nella chiesa latina le origini risalgono alla scelta di un abate benedettino che nel nel 998 fece suonare le campane funebri proprio in questa giornata.

I fiori e i dolci

In questo periodo dell’anno, per tradizione, si omaggiano i defunti portando fiori sulle loro tombe. Il fiore tipico nel nostro paese è il crisantemo, il quale sboccia proprio in questo particolare periodo. Il nome “crisantemo” significa fiore d’oro e in molti paesi simboleggia la vita e la pace. In Giappone è un fiore nazionale particolarmente utilizzato nelle nozze.

In Italia ci sono particolari dolci legati a questa festività. Generalmente si tratta di dolci semplici, come biscotti, che si lasciano sulle tavole imbandite nella notte tra il 1 e il 2 novembre per i morti che vengono a fare visita ai parenti.

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