2 Novembre 2020 - 11:16

2 novembre: origine, tradizione ma anche dolci e usanze

2 novembre

Il 2 novembre, la Chiesa celebra tutti i defunti, ma conoscete l’origine di questo giorno e le tradizioni italiane e nel mondo?

Il 2 novembre è il giorno dedicato dalla Chiesa alla commemorazione dei defunti. Questa data non è considerata festiva, ma molto sentita dalla gente, infatti, in tanti vanno a visitare i propri cari nei cimiteri. Ma sapete qual è l’origine di questo giorno e perché si porta il crisantemo sulle tombe dei defunti?

Origine

Già nel medioevo si celebravano i morti e la giornata prescelta era la domenica che precede di due settimane l’inizio della quaresima, quindi fra gennaio e febbraio. Il rito celebrativo attuale deriva dalla scelta di un abate benedettino di Cluny. Nel 998, quest’anonimo abate benedettino, fece suonare le campane funebri dopo i vespri del 1 novembre e il giorno successivo offrì l’eucarestia pro requie omnium defunctorum. Questa celebrazione nel XIV secolo è diventata di tutta la Chiesa Cattolica.

Crisantemo

In questo periodo dell’anno, è tradizione portare fiori sulle tombe dei defunti. Secondo la tradizione italiana, il fiore dei defunti è il crisantemo. Il nome significa “fiore d’oro” e veniva già coltivato in Cina nel V secolo a.C., mentre in Europa si diffuse intorno alla fine del 1700. In molti Paesi il crisantemo è il simbolo della vita, forza d’animo e pace e, ad esempio, in Giappone viene utilizzato durante le nozze.

Dolci tradizionali

In varie parti d’Italia ci sono dolci legati alle festività dei morti. Solitamente sono biscotti che ricordano la forma di ossa oppure dita delle mani. Si mettono su tavole imbandite nella notte fra 1 e 2 novembre per i morti che tornano a fare visita ai parenti.

In Lombardia, ad esempio, è tradizione mettere in cucina un vaso d’acqua fresca perché i morti possano dissetarsi. In Umbria si producono invece tipici dolcetti devozionali a forma di fave, detti “Stinchetti dei Morti”. In Abruzzo, oltre all’usanza di lasciare il tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano dei lumini accesi alla finestra.

In Sicilia, il 2 novembre è una festa particolarmente gioiosa, soprattutto per i bambini. A loro viene fatto credere che, se sono stati buoni e hanno pregato per le anime care, i morti torneranno a portar loro dei doni. Infatti, quando i fanciulli sono a letto, i genitori preparano i tradizionali “pupi di zuccaro”, con castagne, cioccolatini e monetine.

2 novembre nel mondo

In molti Paesi dell’America centrale si addobbano le tombe con oggetti, giocattoli per i bambini, ma anche alcolici. Si, avete capito bene, infatti il proverbio dice “Paese che vaiusanza che trovi” no?

Ad esempio, in Guatemala c’è la cerimonia di costruzione di un enorme aquilone al cimitero. In Messico invece si preparano altari dei morti anche in casa perché la tradizione vuole che i defunti tornino a trovare chi è ancora vivo. La festa, El dia de los muertos, che è patrimonio immateriale dell’umanità, ha un lato allegro come racconta “Coco“, il film animato della Disney premio Oscar nel 2018.