Papa Francesco in Perù invita a lottare contro il femminicidio
“Non è lecito voltarsi dall’altra parte”, ha detto Papa Francesco. Domani ultimo giorno del suo viaggio apostolico in Perù
Da Trujiillo a Puerto Maldonado l’appello di Papa Francesco alla popolazione peruviana è un convinto “no, alla violenza sulle donne”.
Il Pontefice, durante la Messa di questa mattina, chiama per la prima volta col suo nome “una piaga che affligge molti Paesi dell’America Latina e del mondo”: il femminicidio.
Lottare contro ogni forma di sopruso e violenza contro le donne e, soprattutto, le adolescenti, è una battaglia che ci vuole tutti all’appello, che non ammette defezioni: “Non è lecito voltarsi dall’altra parte” ha dichiarato il successore di Benedetto XVI.
Un appello alla politica
Da Plaza De Armas, il Pontefice chiede anche l’intervento capillare delle forze politiche che legiferino in modo giusto ed equilibrato, affinché chi si macchia di un tale, efferato atto che lede senza possibilità di appello la dignità di una persona, possa essere punito.
Con Bergoglio la Chiesa si “sbottona”
Il Pontefice aveva già dato prova della sua sensibilità al tema del femminicidio in Amoris Leatitia, la seconda esortazione Apostolica del suo pontificato, dove ribadiva quanto fosse vergognosa la violenza perpetrata ai danni delle donne, facendo esplicito riferimento alla mutilazione genitale a cui queste sono sottoposte, sin da giovanissime, in alcune culture. Francesco aveva poi auspicato l’appianamento delle diseguaglianze di genere sul posto d lavoro o nei palazzi del potere condannando, altresì la mercificazione del corpo femminile che caratterizza l’attuale cultura mediatica e qualsivoglia pratica volta ad alterare l’idea “naturale” di maternità.
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