Pensioni d’oro, la Lega punta su un taglio temporaneo
La maggioranza è divisa sul taglio delle pensioni d’oro. La Lega studia delle correzioni adeguate per ammorbidire la proposta del M5S
Da quando si è instaurato il Governo, i punti d’accordo tra le due forze, Lega e Movimento 5 Stelle, sono stati ben pochi. Il taglio delle pensioni d’oro sembra essere il nuovo pomo della discordia. Pur di non perdere la fascia elettorale imprenditoriale, il partito di Matteo Salvini propone una revisione del provvedimento.
In particolare, Alberto Brambilla, storico esperto previdenziale della Lega, ha suggerito un contributo di solidarietà per 3 anni a carico dei pensionati per quella fascia di reddito. Le altre ipotesi di correttivo sono l’innalzamento della soglia del taglio da 4mila a 5mila euro netti mensili e l’esenzione delle categorie maggiormente colpite, con una notevole riduzione, però, dei risparmi attesi.
Altra idea della Lega è quella di una decurtazione solo per un periodo di tempo limitato. La soluzione sarebbe anche al riparo dalle obiezioni di incostituzionalità. La Consulta, infatti, già in passato si è pronunciata a favori di interventi proporzionati e temporanei.
Il Movimento 5 Stelle, d’altro canto, avrebbe la sua credibilità ulteriormente minata, a causa di un’ulteriore lotta che andrebbe “per il mare”. Un altro punto oscuro, dunque, si avvicina.
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