18 Maggio 2019 - 13:17

Juventus, la conferenza stampa live di Allegri e Agnelli

Juventus-Atalanta

Juventus, la diretta della conferenza stampa di Massimiliano Allegri e Andrea Agnelli: l’allenatore e il presidente spiegheranno i motivi del divorzio

Alle 14:00 Andre Agnelli e Massimiliano Allegri prenderanno parte alla conferenza stampa di vigilia. L’allenatore livornese sarà accompagnato dal presidente per dichiarare ufficialmente il divorzio in casa Juventus. La società ha comunicato la decisione (qui) tramite la pagina social, mentre oggi sapremo le motivazioni prese dalla famiglia bianconera.

Allegri nelle scorse conferenze aveva dichiarato più volte la volontà di proseguire ad allenare la “Vecchia Signora”. Evidentemente qualcosa sarà andato storto, vista anche la fermezza con la quale Agnelli, nel post partita dell’eliminazione in Champions League, aveva confermato la presenza del tecnico anche per la prossima stagione.

Nella classica riunione di fine anno qualcosa di strano è accaduto e tra pochi minuti sapremo meglio le incongruenze trapelate dal dibattito della Continassa, avvenuto in settimana. Il toto nomi per il futuro allenatore di “Madama” è già iniziato, ma sostituire Max sarà molto difficile. Il tecnico ha collezionato ben 11 trofei da quando dirige la squadra e ha raggiunto due finali della massima competizione europea.

È il terzo allenatore più vincente della storia bianconera dietro solo a Trapattoni e Lippi. La sua eredità sarà molto pesante.

La conferenza stampa

Arrivano ad assistere alla conferenza stampa tutti i calciatori della Juventus.

Prende la parola il presidente Andre Agnelli

“Oggi non risponderò a nessuna domanda sul prossimo allenatore della Juventus, sono qui per celebrare Max, un mister che ha scritto la storia della Juventus” “Mi ricordo quando nel 2013 eravamo a Londra per assistere alla finale di Champions League del 2013, lì ci siamo detti con Fabio Paratici, che sarebbe diventato il futuro allenatore”.

“Sono stati cinque anni bellissimi, conditi da tante vittorie”. Abbiamo vissuto un anno e mezzo da vicini di casa, abbiamo condiviso la vita, ci siamo confrontati su molti argomenti”.”La cosa che mi rende più orgoglioso è di aver trovato un amico”.

“La squadra quando si ritroverà a luglio avrà lo stesso obiettivo: vincere”. “La Juventus sarà volta sempre all’avanguardia e guarderà sempre al futuro” “Quando pensavo di andare avanti con Max, nel post Ajax, ero estremamente sincero. Poi sono subentrate altri pensieri: questo è il momento giusto per completare questo grandissimo ciclo”. “Un applauso sincero per quello che hai fatto e dato alla Juventus”.

La tifoseria ha influito sulla decisione?

“No, ho deciso con il cuore in mano. Nelle aziende bisogna prendere queste decisioni, solo il futuro ci dirà se sono state determinanti o meno”. Chi non è in grado di gestire queste pressioni non può gestire aziende”.

Ci può spiegare meglio i problemi di coppia?

“Io e Max non siamo le persone adatte per spiegarli (ridono)”.

Che tipo deve essere il prossimo allenatore della Juventus?

“La prossima domanda, grazie.”

“E’ sempre e solo la società a decidere: siamo tutti utili e nessuno è indispensabile, da me al magazziniere. La storia della società deve essere sempre più grande di ogni persona”.

Questa è stata la decisione più sofferta da quando è alla guida della società?

“Si”.

Qual è il suo progetto per la nuova Juve?

“Ne dovete parlare con Paratici”

Prende la parola Allegri

“Ringrazio il presidente per le bellissime parole che ha speso, ringrazio i ragazzi per quello che mi hanno dato. Ci siamo tolti tante soddisfazioni, lascio una squadra vincente, che si potrà togliere molte soddisfazioni. Abbiamo espresso il pensiero sul futuro della Juventus e la società ha ritenuto che questa fosse la scelta giusta.

Ho trovato una società super organizzata e credo che questo sia il momento giusto per lasciarci nel migliore dei modi. Lascio grandi uomini, una società con un “decisionista”, Fabio e Nedved che sono due dirigenti importanti. Domani sera bisogna festeggiare: la vittoria dello scudetto e la dedica ad Andre Barzagli (ride). Deve essere una bellissima serata”.

Come prende questa decisione?

“La vivo serenamente, sono state scritte cose inesatte. Abbiamo capito che fisiologicamente ci si doveva separare. E’ molto più semplice di quello che sembra: abbiamo fatto cinque anni straordinari. Sono contento, emozionato, però basta perchè domani bisogna festeggiare, tutto il resto sono solo chiacchiere”.

Cosa ne pensa di chi l’accusa per la mancanza di gioco?

“Quando lavori alla Juventus, devi saper di arrivare fino in fondo e vincere. Giocar bene o giocar male è condizionato dal risultato, soprattutto per voi. Non sempre si può giocar bene, le partite che giochi male sono quelle che ti fanno vincere lo scudetto. Se uno si accontenta di dire abbiamo giocato bene e siamo arrivati secondi, non fa per me, a calcio bisogna vincere le partite. Ci sono momenti in cui giochi bene o meno bene. L’anno della rimonta non giocavamo un calcio straordinario, ma Gigi ha fatto il record di imbattibilità.

La partita che abbiamo giocato a Cardiff, il Real Madrid ha difeso meglio di noi e loro hanno vinto. Giocar bene cosa vuol dire? Io non l’ho ancora capito. In tutti gli sport ci sono delle categorie, ci sono allenatori che vincono e altri che non vincono mai, ci sarà un motivo. Nel gabbione a Livorno ho perso solo un torneo. Ci sarà un motivo. Non c’è più mestiere, tutta teoria. Quelli che vincono sono più bravi degli altri, piaccia o non piaccia”.

Lasci la Juve perchè non puoi fare l’allenatore-manager?

“Assolutamente no. Conta essere solo coinvolto nelle problematiche della società”

Ti senti un po’ juventino?

“In camera da bambino avevo il poster di Platinì”.

Perchè secondo lei non ha conquistato tutta la tifoseria?

“Non me lo sono chiesto perchè i tifosi sono stati sempre calorosi per me. Tutti d’accordo non li potevo mettere, la contraddizione ti fa crescere.”

Quale sarà il suo futuro?

“Una pausa mi farebbe anche bene. Vedremo, a luglio la voglia di allenare potrebbe tornarmi. Al massimo mi dedicherò alla famiglia. Ora pensiamo a goderci la festa”