Cina-USA, Pechino evoca la “guerra fredda”, ma poi tende la mano
Da mesi le tensioni tra Cina e USA non riescono a fermarsi. Il ministro degli Esteri Wang Yi raffredda gli spiriti e annuncia un summit con l’UE
Una nuova “guerra fredda” potrebbe essere possibile. Ma, almeno per ora, il pericolo sembra essere scongiurato. La Cina è pronta a una collaborazione internazionale per identificare le origini del Coronavirus. A dirlo è stato il ministro degli Esteri Wang Yi, che ha calmato i bollenti spiriti e ha voluto lanciare una sorta di vero e proprio team-up. Quest’ultimo, però, dovrà essere scevro da qualsiasi ingerenza politica. Il ministro degli Esteri ha accusato gli USA di propagare informazioni non confermate e di stigmatizzare la nazione asiatica.
“Cina e USA sono a un passo da una nuova Guerra Fredda. I due Paesi non dovrebbero avere conflitti e cooperare in una logica win-win e di rispetto reciproco. Allo stesso tempo, gli USA devono rinunciare a voler cambiare la Cina e rispettare la sua volontà di sviluppo della nazione.” ha dichiarato in conferenza Wang Yi.
Il ministro ha poi proseguito: “Gli USA devono comprendere l’alta sensibilità e non mettere alla prova la Cina sulla questione della riunificazione nazionale. Pechino non ha disaccordi fondamentali con l’Unione Europea. Stiamo pensando anche a uno speciale vertice Cina-UE al momento opportuno. La nazione di oggi non è quella di cento anni fa. Chiunque cerchi di usare ridicole accuse per minare la nostra sovranità andrà contro sé stesso. Ricattare noi al giorno d’oggi sul Covid-19 è una fantasia e non funzionerà.”
Insomma, uomo avvisato, mezzo salvato.
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