14 Agosto 2020 - 11:13

Mauritius, per arginare i danni del disastro petrolifero gli abitanti donano i propri capelli

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Il disastro petrolifero rischia di mettere in pericolo la biodiversità delle acque, ma gli abitanti delle Mauritius si stanno mobilitando donando anche i propri capelli

Gli abitanti delle Mauritius sono scesi in prima linea per arginare i disastri derivati dall’enorme fuoriuscita di petrolio e gasolio dalla nave da cargo giapponese MV Wakashio. I cittadini si sono infatti mobilitati per creare enormi barriere di tessuto che siano in grado di assorbire le sostanze oleose nelle acque. Questi tubi saranno riempiti di  paglia, foglie di canne da zucchero e persino capelli umani.

Un chilogrammo di capelli infatti riuscirebbe ad assorbire 8 chilogrammi di olio. La popolazione delle Mauritius dunque è stata invitata a donare quanti più capelli possibili. Anche parrucchieri e barbieri si sono mobilitati per aiutare fornendo servizi gratuiti per raccogliere quanti più capelli possibili. L’efficacia dei capelli umani nell’assorbimento di sostanze oleose è stata certificata dalla Nasa e successivamente confermata da uno studio condotto presso l’Università di Sidney. Tale studio ha infatti dimostrato che la capacità assorbente delle barriere fatte da capelli umani  è paragonabile a quella di materiali sintetici in polipropilene, utilizzati normalmente per arginare le fuoriuscite di petrolio.

L’incidente avvenuto sulla costa sudorientale dell’isola di Mauritius rischia di mettere in pericolo la biodiversità che vive nelle acque cristalline del posto. Ma la fuoriuscita di tonnellate di petrolio potrebbe compromettere anche l’economia del posto fortemente legata al turismo. La comunità internazionale si sta mobilitando per fornire tutti gli aiuti possibili. Emmanuel Macron infatti ha fatto arrivare il proprio supporto attraverso l’isola di Reunion.