Joan Baez: oggi compie 80 anni “l’Usignolo di Woodstock”
Compie 80 anni “l’usignolo di Woodstock”: Joan Baez. La parola d’ordine per l’icona americana celebre negli anni 60 è “cambiamento”
Oggi compie 80 anni una delle icone americane più celebri degli anni ’60: Joan Baez. La cantautrice folk americana, è stata definita “l’usignolo di Woodstock“, dopo la sua esibizione al festival nel 1969. Ciò che l’ha resa unica nel corso degli anni, è stato l’impegno nella lotta per i diritti civili, in particolare, celebre è stata la sua opposizione alla guerra del Vietnam.
Una vita dedicata a combattere i soprusi dei potenti nei confronti delle categorie minori, una donna in grado di dare la voce al popolo chiedendo una cosa sola: CAMBIAMENTO. Infatti, Joan Baez, negli anni ’60, dopo essersi affermata nello stile della “folksinger with guitar“, ha contribuito alla marcia per i diritti civili a Washington nel 1963.
Durante questo periodo anche la sua musica è cambiata, infatti Joan Baez sposta l’attenzione su alcuni temi sociali. Memorabile fu l’esecuzione di “We Shall Overcome“ alla marcia di Martin Luther King a Washington. Nei suoi concerti ha sempre espresso la sua contrarietà alla guerra in Vietnam, anche con il brano di Pete Seeger “Where Have All the Flowers Gone?“, alimentando l’obiezione di coscienza.
Nel 1971 ha composto insieme ad Ennio Morricone il brano “Here’s to you“, dedicato a Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due attivisti anarchici italiani giustiziati nel 1927 condannati e giustiziati senza alcuna colpa. Lo stesso anno ha composto, sempre insieme al Maestro Morricone, la celebre colonna sonora del film “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo.
Inoltre, Joan Baez, ha avuto un ruolo importante nelle battaglie per i diritti civili degli omosessuali, infatti nel 1978 si è esibita in molti concerti di beneficenza contro “l’iniziativa Briggs“, che proponeva il licenziamento di tutti gli insegnanti omosessuali dalle scuole pubbliche in California. Il suo impegno politico e sociale non si è mai fermato tant’è che negli anni ’90 si è esibita alla “San Francisco Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Pride March“, il più grande raduno della comunità LGBT nella nazione.
Ultimi anni
Joan Baez, due anni fa, ha formalmente lasciato le scene con una tappa anche in Italia nell’agosto del 2018 a Roma. In piena pandemia ha dedicato all’Italia la sua versione di “Un Mondo d’Amore” di Gianni Morandi.
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