Covid-19, vaccini Moderna in Italia: possibile somministrazione a docenti e non solo
Il primo carico di vaccini Moderna contro il Covid-19 è arrivato in Italia. Da Roma partirà la distribuzione in varie regioni “virtuose”. Possibile apertura anche ai docenti
A pochi giorni dall’approvazione del secondo vaccino contro il Covid-19, nella notte è arrivato in Italia il primo stock di fiale prodotte da Moderna. Da Roma, i vaccini verranno nelle prossime ore distribuite in varie regioni considerate più “virtuose”, in grado, cioè, di garantire un veloce smaltimento delle dosi. Intanto, anche il terzo carico di dosi della Pfizer è stato consegnato all’Italia, una parte delle quali atterrate direttamente all’aeroporto di Capodichino, in Campania.
Tenuto conto della fornitura garantita di circa 450 dosi a settimana, il Governo sta pensando di estendere la somministrazione dei vaccini anche agli over 80 e ai docenti. In questo modo si andrebbe ad evitare, nell’arco di poche settimane (il tempo necessario a somministrare entrambe le dosi), un decremento consistente delle terapie intensive occupate.
“Tenendo conto che le 450 mila dosi del vaccino Pfizer arrivano settimanalmente, tenderei a dire che le dosi vadano tutte utilizzate subito per vaccinare più persone“, questo quanto dichiarato dal sottosegretario alla Salute Sandra Zampa a Timeline su Sky Tg24. Una scelta, quindi, che più si avvicina a quella fatta dall’Inghilterra di somministrare più dosi possibile a tutti, procrastinando, tuttavia, la seconda dose (con un grande rischio per il risultato finale della campagna vaccinale).
Sandra Zampa ha poi aggiunto: “Penso che bisogna andare veloci. Non sono un’esperta, ma direi che avendo la garanzia di 450-470mila dosi di vaccino a settimana, con in arrivo anche quello di Moderna e tra non molto AstraZeneca, direi di utilizzare subito tutte le dosi disponibili. Se poi tra la prima dose e la seconda dovessero passare 25-27 giorni anziché 20, non succederà niente“.
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