Crisi di Governo: se Silvio Berlusconi ci mette lo zampino
Fico tenta di ricucire lo strappo. Ma a scompigliare le carte è Silvio Berlusconi, disposto a sostenere un Governo di alto profilo
Un cambio di rotta che potrebbe sembrare inatteso, ma in realtà nasconde solamente un vero e proprio opportunismo politico. Silvio Berlusconi, dall’alto dei suoi 84 anni, resta sempre e comunque in palla, pronto ad acchiappare qualsiasi opportunità, pronto a cogliere al volo qualsiasi cosa possibile. Si staglia come una specie di ombra capace di coprire di nero il futuro del nuovo Governo. L’intenzione del capo di Forza Italia, dunque, è provare a creare una sorta di quartetto, garantendo il suo sostegno ai partiti già presenti nell’esecutivo.
Inutile dire che, in questo modo, anche Matteo Renzi tornerebbe a fare il suo ingresso nel Governo e anzi ne uscirebbe ampiamente fortificato. Questo perché, nei piani di Silvio Berlusconi, non c’è di certo un Conte-ter, ma un Governo di unità nazionale che permetterebbe a Forza Italia di smarcarsi dagli ingombranti alleati del centrodestra e di giocare su più tavoli. In questo caso, chi rimarrebbe a bocca asciutta sarebbero proprio i sostenitori di Conte e il Movimento 5 Stelle. Roberto Fico sta tentando di mediare in tutti i modi possibili, ma a quanto pare non riesce a dare una svolta definitiva alla trattativa. Proprio per questo, il fondatore di Forza Italia cerca di inserirsi per valutare di dare il proprio sostegno.
Naturalmente, chi ben conosce il Cavaliere sa benissimo che, dietro quest’apparente mossa “di servizio”, c’è in realtà ben altro. C’è il tentativo di rimettere piede laddove non si riesce più ad arrivare da tempo, ovvero al Governo. E, sorprendentemente, non conta più a quale schiera si appartenga né a quale partito politico. Ciò che conta è il potere.
Lo strappo
Dunque, alla fine, la verità si è mostrata per quella che è. L’opposizione, che sembrava così tanto unita e unificante, a conti fatti si è riscoperta debole, fragile e soprattutto senza un perno certo su cui poggiare. Il trasformismo da Seconda Repubblica da parte di Forza Italia è solamente l’ultimo dei segnali che portano a questa considerazione. In realtà, dietro quell’apparente presa di posizione netta, c’è un chiaro sentimento di spaccatura netta da parte di chi si oppone al Governo. Lega e Fratelli D’Italia, ormai, hanno intrapreso una strada forse senza ritorno (segnata anche dall’opposizione in campo economico), mentre Silvio Berlusconi resta lì, a fare da baluardo dell’europeismo.
D’altronde, Silvio Berlusconi, da eventuali elezioni, avrebbe solo ed esclusivamente da perdere. E proprio per questo vorrebbe entrare a far parte della squadra che gli consentirebbe di salvarsi le penne. L’ipotesi del Governissimo riporta alla mente quel Patto Del Nazareno che tanto aveva fatto sobbalzare gli animi nel centrosinistra a trazione “renziana“. Un inciucio che, però, attualmente, non s’ha da fare, dato che né Movimento 5 Stelle né il PD attualmente sarebbero disposti a cedere e dare battaglia per includere un quarto partito nell’alleanza. Dunque quale sarà il destino di Forza Italia? Tornare a fare l’opposizione come già fatto fino a questo momento?
Il leader di Forza Italia svia, tenta di prendere ragionamenti astrusi e di tenere a bada i suoi colleghi mentre, del resto, tenta di fargli le scarpe con “l’altra squadra”. Il problema è che l’altra squadra, ora come ora, sembra non avere la minima intenzione di tentare il colpaccio includendolo. Dunque, a questo punto, sembra che quella del “Governissimo” possa restare solamente una mera suggestione sulla carta. Dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle rispondono picche, a maggior ragione ora che Fico è incaricato di trovare una quadra ad un cerchio che sembra sempre più piccolo e ristretto.
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