Montecitorio: ristoratore si incatena per protestare contro le chiusure
Continua la protesta dei ristoratori contro le restrizioni anti-Covid, uno di loro ha deciso di incatenarsi davanti Montecitorio per manifestare il suo dissenso
A Montecitorio forte tensione durante le proteste contro le restrizioni imposte dal Governo per il contenimento del Covid-19. “Siamo imprenditori, non delinquenti”. È quanto urlano ai megafoni in piazza Montecitorio i commercianti e ristoratori che manifestano chiedendo riaperture.
Al grido “libertà”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. In piazza si alternano momenti di tensione a slogan contro il governo. I manifestanti chiedono anche di poter accedere al Parlamento, il Premier Draghi intanto, è in missione in Libia.
Ristoratore incatenato
Massimiliano Pepi per protestare contro le chiusure della sua attività ha deciso di incatenarsi davanti Montecitorio. “Di nuovo a Montecitorio per dire ora basta – scrive Pepi sul suo profilo Facebook – Questa volta ci siamo incatenati alle transenne per ricordargli che togliendoci il lavoro ci hanno tolto la libertà. Chiediamo solo lavoro, dignità e libertà. Siamo entrati da 10 giorni nel sesto mese consecutivo senza la possibilità di lavorare ,questa non è democrazia. Il tutto a zero indennizzi o ad indennizzi minimali. Ora basta”.
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