L’estate del primo bacio, continua la rivoluzione de L’Orso
Nell’attesa dell’uscita del nuovo disco L’Orso ci regala un’altra canzone, una polaroid degli anni ’80 sull’amore. E voi ricordate L’estate del primo bacio?
[ads2] “Vi ricordate l’estate del vostro primo bacio? E’ uscito il nostro nuovo video e la nostra nuova canzone da quegli amici di sempre di DLSO. Si chiama ‘L’estate del primo bacio’ ed è una polaroid degli anni Ottanta sull’amore.”, così L’Orso ha lanciato il videoclip del nuovo brano, estratto dall’album Ho messo la sveglia per la rivoluzione, in uscita a febbraio. Una rivoluzione in fondo è fatta del coraggio di portare avanti le proprie scelte, soprattutto quelle più rischiose.
“Abbiamo preso delle decisioni. Tipo che da qui al 3 febbraio, vi facciamo sentire l’80% del disco e il giorno dell’uscita il restante 20%. Perché comprare i dischi è una dichiarazione che volete e dovete fare voi. è investire nella cultura, ne L’orso, in Garrincha Dischi. Nella musica italiana. Noi la nostra musica ve la daremo comunque, perché lo facciamo da sempre. Questo per dire che domani esce un videoclip de L’orso. Da ora sarà un’ondata di musica che speriamo amerete, condividerete, promuoverete. Siamo noi musicisti e noi ascoltatori ad essere i mecenati di noi stessi in questo periodo storico.”, così la band ha annunciato sul proprio profilo Facebook l’uscita del nuovo estratto dal disco: L’estate del primo bacio.
Una canzone dolce e allo stesso tempo malinconica, fatta di emozioni che si trasformano in ricordi, e di ricordi che non sempre sopravvivono immutati nel cuore di chi le ha vissute. Il video ripercorre, attraverso un racconto-confidenza, la storia dell’estate del primo bacio, mentre uno skate attraversa le strade in un tramonto che non è più “appoggiato sul tuo naso in equilibrio precario”, quando era facile restare lontani dal mondo, uniti dagli sguardi bisettimanali, dalle fughe d’amore nelle pause lavorative, dagli incidenti che non importavano, dalle ore passate su un divano. Ma ora non più. Restano solo “ricordi che oramai non parlano più di noi, non sanno più di niente di noi”
Ecco il testo del brano:
Camminavamo per Milano quando ti ho raccontato dell’estate del mio primo baciodella ragazza a cui l’ho dato e di quello che è successo dopodell’incidente, del mio braccio ingessato, di quel film noleggiatoE da quando lavoro prendo il tram due volte al giornoe quando ho fortuna la mia vita per una ventina di minuti ha l’onore di ospitareuna ragazza con cui consumo un amore platonico fatto di sguardi bisettimanaliI ricordi che hai oramai non parlano più di noinon sanno più di niente di noiEra bello passare l’estate insieme a te su al lagocol tramonto appoggiato sul tuo naso in equilibrio precarionuotavamo lontano da una vita qualunque, da ogni essere umanoun giorno che parlavamo seduti stanchi sul divanomi hai chiesto quanto un uomo può scavarsi dentro prima di farsi malese le canzoni d’amore son disonesteche nel caso ti piacerebbe poterle bruciare
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