26 Ottobre 2019 - 11:19

Acerbi racconta il suo passato: “La malattia mi ha salvato”

Inter Acerbi Lazio

Acerbi racconta i momenti delicati del suo recente passato: “Al Milan bevevo di tutto, sono precipitato e ho toccato il fondo”

Il pilastro difensivo della Lazio, Francesco Acerbi, in un’intervista per La Repubblica ha parlato dei delicati momenti del suo recente passato. Il calciatore ha affrontato scorci di vita molto duri, che è riuscito a superare  dopo molte difficoltà. Prima della grave malattia, ha dovuto affrontare la morte del padre, che lo ha portato in un buco nero.

Dopo la morte di papà sono precipitato e ho toccato il fondo. Ero al Milan, mi sono venuti a mancare gli stimoli, non sapevo più giocare. Mi sono messo a bere e bevevo di tutto. Mi ha salvato il cancro. Avevo di nuovo qualcosa contro cui lottare, un limite da oltrepassare”.

“Ho smesso di avere paura sei anni fa. Mi ripetevo, che fai se quella roba ritorna? La affronterò di nuovo, mi sono risposto. Vedo le cose ben chiare davanti a me e so che da un giorno all’altro potrebbe cambiare tutto. Credo che la malattia mi abbia addirittura migliorato, cancellando rimorsi e rimpianti. Ho smesso di sognare, preferisco fissarmi dei traguardi semplici. Volevo la Nazionale, per esempio, e me la sono ripresa”.

Acerbi ha parlato anche del suo futuro, vedendosi sempre al centro del calcio: Il campo fino a 38 anni, qualche soddisfazione da togliermi con la Lazio, poi la panchina. Farò l’allenatore

L’intervista è terminata con il ricordo di Squinzi, suo ex presidente prima dell’approdo alla Lazio: “Ci siamo capiti e rispettati. A volte ci bastava uno sguardo, altre volte un abbraccio. Non mi chieda di aggiungere altro”.