4 Novembre 2015 - 01:23

Aereo russo caduto nel Sinai: varie le ipotesi

Aereo russo caduto nel Sinai – La compagnia smentisce un possibile errore dei piloti, tuttavia ancora nessuna traccia di esplosivo

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La caduta dell’aereo russo A321-200 è stata probabilmente molto rapida, dal momento che i passeggeri avevano tutti le cinture di sicurezza. È emerso inoltre che  la coda del velivolo fosse molto distante dal resto del relitto, oltre al fatto che fosse stata gravemente danneggiata. Il fatto che suscita maggiore ambiguità è che l’Airbus non abbia inviato alcuna segnalazione di emergenza, per cui in meno di 20 secondi l’aereo ha interrotto il proprio tragitto di salita, a circa 31.000 piedi di quota, scendendo a 28.000 piedi, dai precedenti 31.000 di quota. La cabina di pilotaggio è stata ritrovata capovolta, il che suggerisce che l’aereo potrebbe aver intrapreso un volo invertito.

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Aereo russo caduto nel Sinai: varie le ipotesi

Rimangono le incertezze in merito alle cause dell’incidente. Nessuna autorità si sbilancia nell’esprimere una posizione in merito all’accaduto. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che ancora non sia stata esclusa la pista del terrorismo, sulla quale l’intelligence internazionale sta indagando, Mosca ed Egitto in particolare. Al momento dell’incidente, un lampo di calore è stato rilevato e intercettato in aria da un satellite Usa. È quanto affermano i funzionari del Pentagono, i quali hanno considerato diverse ipotesi in merito alla sua origine, fra le quali il lancio di un missile, l’esplosione di un ordigno o un difetto di fabbricazione che ha causato un incendio sull’aereo.

Nel frattempo, due velivoli del ministero delle Emergenze russo, contenente i resti di alcuni dei passeggeri dell’Airbus A-321, è atterrato a San Pietroburgo: il primo con 144 corpi è arrivato in Russia nella mattinata dell’1 Novembre. Sono stati inoltre identificati i corpi di nove delle 224 vittime della sciagura.

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