Alex Schwazer: “Nessuno potrà ridarmi ciò che mi hanno tolto”
Il palco di Sanremo ospita Alex Schwazer a due settimane dalla sentenza doping: “Ora voglio vincere anche in gara, mia figlia mi vedrà alle Olimpiadi”
“Mi hanno fregato, è stato un complotto” – parole al vento, dette e ripetute da Alex Schwazer in questi lunghissimi anni. Il palco della rivincita, Sanremo è l’inizio di una nuova possibilità per il campione della marcia, che spera di risentire l’inno italiano sul podio. A tu per tu con Amadeus, senza paure, ormai nulla può abbatterlo. Di fronte una platea vuota, ma con un messaggio che arriva dirompete a milioni di persone.
“Ho trovato un giudice molto coraggioso che voleva andare fino in fondo e non chiudere la vicenda in fretta e furia, voleva vederci chiaro, e questa nella mia sfortuna è stata la mia fortuna” – commenta Schwazer. L’atleta è stato incastrato, come si può leggere a pagina 87 del dispositivo. Una sentenza che mette a nudo le ipocrisie di un sistema e la sua trasparenza. La Wada non ci sta ed infatti ha alzato subito la voce. Ma ora è importante restituire un po’ di vita ad Alex.
Sono stato giudicato a Rio in Brasile nell’agosto 2016 ma adesso voglio di nuovo essere giudicato dalla giustizia sportiva con i nuovi fatti in mano. In questi quasi 5 anni ho perso le Olimpiadi e diverse altre gare, adesso non voglio perderne altre. Mi aspetto di essere giudicato davanti ad un collegio della giustizia sportiva”, ribadisce Alex Schwazer. “Nessuno potrà ridarmi ciò che mi hanno tolto. Ciò che si può fare adesso è rimediare, non perdere altre gare senza avere colpe. Ho vinto in tribunale ma io sono uno sportivo e voglio vincere sul campo da gara: è lì che tornerò. Mia figlia mi vedrà all’Olimpiade perché ho tanta determinazione per chiudere questo cerchio”.
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