Asia Argento, “Non mi va più di fingere”
GFF – Si è appena conclusa la conferenza stampa con Asia Argento, “Il personaggio che mi ero creata per sopravvivere alla mia timidezza alla fine si era mangiato la vera me”
[ads1]
Dopo la lunga e trepidante attesa per l’arrivo di Tom Felton, arriva un’altra protagonista di questa V giornata del Giffoni Experience: Asia Argento, accolta da un esilarante Tonino Pinto. Attrice, scrittrice, sceneggiatrice, fotografa, dj, nonché regista a tutto tondo, è entrata di diritto nell’élite del cinema mondiale, nonostante da due anni abbia deciso di smettere di recitare.
Negli ultimi anni ero diventata un po’ troppo mestierante, sceglievo i film che duravamo meno per poter stare con i miei figli, e non ero felice, quindi ho deciso di smettere di recitare. Non ero un’attrice ambiziosa e forse nemmeno di talento, spesso venivo scelta perché ero una persona con una personalità, in grado di interpretare determinati ruoli. Però bisogna pensare che i ruoli non sono delle camicie che si mettono e si tolgono, e facendo per 30 anni dei ruoli molto estremi alla fine il limite fra la vita e quello che si interpreta diventa un po’ labile e il personaggio che mi ero creata per sopravvivere alla mia timidezza alla fine si era mangiato la vera me. L’attore non è un artista, è uno strumento. Non mi va di fingere più.
E così Asia ha preferito dedicarsi alla carriera da regista, ed è tornata qui al Giffoni per la terza volta, dopo essere stata nella Cittadella per ritirare un premio a 12 anni e dopo aver partecipato come ospite nel 2000. La conferma che questo Festival dedicato ai giovani è ancora “una formula vincente”.
Interessante l’intervento sulla sua parentesi professionale da musicista, che le ha permesso di mettere a confronto e di far interagire il mondo discografico con quello cinematografico.
Nell’ultimo film: Incompresa, ho usato molto la musica per esprimere i temi da rappresentare. Ogni scena è come una coreografia. C’è bisogno di dare un tempo al movimento di macchina e agli attori per rendere tutto più fluido.
Alla domanda sul ruolo di madre e sul fatto di essere lei stessa figlia d’arte ha preferito non esporsi e si è limitata a dichiarare:
Per quanto sia fiera dei miei genitori e di quello che mi hanno insegnato, da piccola spesso ho vissuto dei pregiudizi e delle invidie mossi da sentimenti ignoranti, perché non tutti capivano che per me il mondo dello spettacolo era la normalità, e non sempre ciò che le persone proiettano in esso poi avviene realmente nella normalità.
Foto a cura di Federica Crispo.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO