30 Giugno 2021 - 12:28

L’Atalanta fa il primo passo: con Musso alza la posta

Musso, Atalanta

Il progetto Atalanta è un modello da studiare nelle Università. Crescita e gestione del settore giovanile, ma ora si fa sul serio

Chi sarà la prossima sorpresa della Serie A? L’Atalanta. No, ora non si può più rispondere così, sarebbe ingiusto, tremendamente falso. Un piccolo palazzo diventato un grattacielo, molto alto ma soprattutto stabile. Abbiamo spesso parlato della gestione Percassi come un modello da studiare nelle scuole: perfetta gestione del settore giovanile, delle risorse e dello scouting. Prendere Gosens da semisconosciuto per poco più di un milione è una tra le tante ciliegine sulla torta della Dea.

E no, non è una Dea bendata, non si può parlare di fortuna. Vendere e non indebolirsi, puntare su un talento oggi per non spendere una barca di soldi domani. Ma ora la musica cambia, la melodia inizia a raggiungere note più forti, perché l’Atalanta deve avere la presunzione di puntare in alto. E allora via ai grandi acquisti: la scorsa stagione Romero (2 milioni di prestito e 16 di riscatto) ed ora Musso a circa 20.

L’Atalanta alza la voce e risponde presente alla lotta scudetto. Certo i ricavi dalla Champions e dagli ottimi posizionamenti di questi ultimi cinque anni stanno facendo la differenza, così come il Gewiss Stadium, non ancora valorizzato al massimo per l’assenza dei tifosi. Certezze e incertezze, le due parole che descrivono al meglio il percorso orobico. Perché nessuno conosceva Malinovskyi ed ora è il pericolo pubblico della trequarti nerazzurra.

Mancano piccoli tasselli per rendere la squadra una vera forza della natura, considerando le ormai fisse idee di gioco e il rapporto in simbiosi con l’allenatore. Musso alzerà il livello, anche se Gollini resta di ottima qualità. Ora si punterà a rinforzare un membro della difesa e uno del centrocampo e se i nomi sono come quelli di Koopmeiners, non ci resta che sederci a tavolo e raffinare il nostro palato.