20 Gennaio 2016 - 12:00

Badiazza: la chiesa-fortezza di Messina

badiazza

A ZONzo va a Messina per visitare la Badiazza, una delle pochissime chiese-fortezze rimaste integre che resiste all’incuria del tempo e degli uomini

[ads1] La Chiesa di Santa Maria della Valle, conosciuta da molti come la Badiazza, è uno dei monumenti storici più antichi di Messina.

Risalente al secolo XI, la sua storia è molto particolare: si narra che durante il regno di Federico II, una nave proveniente dall’Oriente e con dentro nascosta una icona della Vergine, attraccò al porto di Messina. Al momento della partenza, con grande sorpresa si tutti i presenti, la nave non riuscì a staccarsi da terra così, i marinai, confessarono all’arcivescovo la presenza della sacra immagine all’interno della nave e la riportarono a terra, dove fu issata su un carro di buoi lasciati liberi di andare dove avessero voluto, finché non arrivarono ai piedi dei Colli S.Rizzo dove vivevano alcune monache benedettine e la Chiesa prese il nome di S. Maria della Scala. L’icona della Vergine fu portata in processione diverse volte, in particolare durante la pestilenza del 1347, e ad essa furono attribuiti molti miracoli.

La Chiesa è ancora oggi integra, badiazzaovviamente sono state necessarie alcune operazioni di restauro e attualmente ne sono ancora in vigore dopo i danni recati dall’alluvione del 1855 e il terremoto del 1908. Questo monumento dall’aspetto imponente, si identifica per la presenza di caratteri normanni, svevi e aragonesi, rappresentanti il miscuglio di popoli ed elementi decorativi ed evidenziando i diversi momenti di costruzione.

La Chiesa è attualmente sita sul letto della fiumara S.Michele, ai piedi dei Colli S.Rizzo; la Badiazza rappresenta un pezzo di storia importante per la città di Messina, una delle pochissime chiese-fortezze rimaste integre, resistendo all’incuria del tempo e degli uomini.

I percorsi e i sentieri nel mezzo della natura e la visione suggestiva della Badiazza di epoca normanna hanno fatto e faranno ancora innamorare tutti i turisti che vengono a visitarla, ma soprattutto, i messinesi stessi.

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