Balla quello che c’è, nuovo singolo e tour per i Ministri
Ministri – Un ritorno molto atteso, annunciato con l’uscita a sorpresa di Balla quello che c’è, il nuovo singolo che anticipa il prossimo album e le date del tour della band
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Volevamo essere i primi a dirvelo e i primi a farvela sentire, ma è andata come quando mia madre nascose male i regali di Babbo Natale.
La prima notizia della giornata è Balla quello che c’è, ed è un inno alla gioia convalescente, una canzone sulla luce – su quando salta e su quando ritorna.
Ma è anche semplicemente un momento, la registrazione in presa diretta di qualcosa che è successo per quattro minuti tra noi tre – in una stanza dell’ex-sede della Radio della DDR a Berlino est.Bentornati, a voi e a noi.
hanno dichiarato i Ministri attraverso la loro pagina Facebook.
Si intitola Balla quello che c’è, ed è il primo estratto dal nuovo progetto discografico della band che dovrebbe veder la luce a settembre 2015 su etichetta Warner Music Italy. Il singolo è stato registrato allo Schaltraum Studio di Berlino da Gordon Raphael e masterizzato da UE Nastasi allo Sterling Sound di New York.
Federico Dragogna, Davide Auteliano e Michele Esposito hanno inoltre annunciato anche le date del tour, che partirà il 23 ottobre dall’Atlantico Live di Roma
- 23 ottobre a Roma – Atlantico Live
- 24 ottobre a Bologna – Estragon
- 4 novembre a Milano – Alcatraz
- 6 novembre a Roncade (Treviso) – New Age
- 12 novembre a Caserta – Smav
- 14 novembre a Catania – Barbara Disco Lab
- 20 novembre a Torino – Hiroshima Mon Amour
- 27 novembre a Firenze – Obihall
- 11 dicembre a Bari – Teatro Kismet
- 12 dicembre a Perugia – Urban
Di seguito il testo di Balla quello che c’è:
Era un periodo difficile
C’erano brutte canzoni
Un montepremi gigante
Giganti le superstizioniEra un periodo difficile
Era una strada sbagliata
quanto poteva durare
quanto poteva, è durataSe non vuoi perder la voce
prova a parlare più piano
E balla quello che c’è
E balla quello che c’era
Ora che hai perso la voce
prova a parlare più piano
E balla quello che c’è
E balla quello che c’èEra un periodo difficile
C’erano poche fontane
Compravi l’acqua nel vetro
E scambiavi il vetro col paneTi preoccupavi dei missili
Quelli abbastanza lontani
Dormivi solo sei ore
Ti tremavano le maniOra che hai perso la voce
prova a parlare più piano
E balla quello che c’è
E balla quello che c’era
Ora che hai perso la voce
prova a parlare più piano
e balla quello che c’è
e balla quello che c’è
e balla quello che c’è
e balla quello che c’èPer quanto fosse difficile
chi non sapeva cantare
aveva mille pulsanti
per riuscire a farsi ascoltare
e noi lì a disegnar dinamite
noi a bloccare le uscite
le nostre anime salve
ma una noia mortaleOra che hai perso la voce
prova a parlare più piano
e balla quello che c’è
e balla quello che c’era
Ora che hai perso la voce
prova a parlare più piano
e balla quello che c’è
e balla quello che c’è
e balla quello che c’è
e balla quello che c’è
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