4 Febbraio 2016 - 00:49

Bando scuola, concorso latitante e girandola di sostituzioni

graduatorie di istituto

Il bando di concorso a cattedra per docenti ancora non si è visto. Intanto continuano le convocazioni di personale docente sul potenziamento

[ads1]Il bando. A giugno si era detto, poi Faraone aveva fatto slittare al primo dicembre (data contenuta anche nella legge 107), poi ancora la Giannini aveva spostato a gennaiose non è l’uno, è il due»), poi alla prima settimana di febbraio…adesso si parla della seconda.

Fatto sta che sulla Gazzetta Ufficiale ancora non si è visto il decreto delle classi di concorso.

Per ora ci sono solo delle bozze di programmi e delle tabelle per il punteggio dei titoli che circolano in rete, nulla di ufficiale. Dal Ministero tutto tace.

Bando scuola iscrizione online

il bando prevedrà iscrizione online

Quella famosa frase, «aboliremo le supplenze», pronunciata da Stefania Giannini a fine agosto 2014 poco prima della presentazione della riforma della scuola, è stata la stella polare (ma forse più stella cadente, visto come sono andate le cose) dell’operato di Governo e Ministero nell’ultimo anno e mezzo: con la stabilizzazione di migliaia di docenti, gli organici funzionali e l’autonomia scolastica, “La buona scuola” avrebbe dovuto cancellare il precariato.

A distanza di mesi, dopo l’approvazione della Legge 107 e la realizzazione del piano straordinario, la situazione, però, non è cambiata. Almeno per il momento: nel 2015/2016 i contratti a tempo determinato sono diminuiti impercettibilmente, sfiorando quota 100mila. «Anzifanno notare i sindacatiin proporzione sono aumentati, se consideriamo che nel frattempo sono stati assunti quasi 90mila insegnanti». Ed è semplice capire perché sono aumentati: i docenti che prima lavoravano su cattedre o spezzoni di cattedre adesso sono andati a coprire posti nuovi del potenziamento, mentre gli spezzoni di cui parlavamo sono andati a finire ai nuovi docenti di seconda e terza fascia (aumentando il precariato).

Il grave problema è stato che queste cattedre sono state coperte soltanto verso metà o fine novembre, dopo l’uscita delle graduatorie d’istituto definitive. Questo ha portato a situazioni di discontinuità didattica e addirittura mancanza di valutazioni, in alcuni casi, per le classi.

La Fase C a novembre ha portato 50mila docenti nelle scuole, peccato che la maggior parte di loro avesse già accettato una supplenza: alcuni sono rimasti dov’erano, rinviando al prossimo anno il trasferimento, altri hanno accettato subito la nuova nomina. In entrambi i casi da qualche parte è servito un altro supplente, che si trattasse di rimpiazzare il docente che rimandava l’assunzione, o di far fronte all’improvvisa partenza di chi stava occupando una cattedra. Una girandola di sostituzioni.

L’anno prossimo le cose dovrebbero andare meglio ma “il buongiorno si vede dal mattino”: non si sa come un concorso il cui bando esca (forse) a marzo si possa concludersi (forse) a luglio ed avere le graduatorie dei vincitori pronte per settembre. Chi vivrà vedrà.

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