24 Maggio 2021 - 10:49

Blocco dei licenziamenti, maggioranza divisa su provvedimento Orlando

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La proroga del blocco dei licenziamenti non sarà nel Sostegni bis. La maggioranza discuterà nuovamente il provvedimento. Confindustria e Sindacati sul piede di guerra

Confindustria non ha preso affatto bene l’idea del Ministro Orlando di inserire la proroga del blocco dei licenziamenti nel testo del Decreto Sostegni bis. Al punto da definirlo “l’inganno di Orlando” dalle pagine del Sole 24 Ore. Il testo proposto dal Ministro prevedeva la proroga dello blocco dei licenziamenti fino al 28 Agosto, ma le aziende e i sindacati chiedono la Cassa Covid sino al 30 Giugno.

E anche la maggioranza si spacca sul provvedimento. Il Ministro ricorda che il testo ha ricevuto il via libera all’unanimità dal Governo, ma la Sottosegretaria leghista al Lavoro Nisini è molto critica in merito. Afferma che i Ministri non erano informati del fatto che il testo sarebbe comparso nel Sostegni bis. ” È una sorta di imboscata” dichiara al Messaggero. Alla fine, il provvedimento non ci sarà più nel Decreto Sostegni bis. La maggioranza discuterà una nuova soluzione già in settimana. Il blocco dei licenziamenti scade il 30 Giugno, ma le aziende che continueranno a non licenziare godranno della cassa integrazione gratuita fino a fine anno. Dal primo Gennaio, torneranno a pagare il contributo previsto, che spazia tra il 9% e il 15%. Blocco dei licenziamenti fino al 31 Ottobre per le PMI.

Il Ministero del Lavoro smentisce

Il Ministero del Lavoro fa sapere che “La norma è stata discussa e approvata all’unanimità dal Consiglio“, in riferimento alla proroga del blocco dei licenziamenti. Questo per smentire voci e ricostruzioni secondo cui il Ministro Orlando avrebbe inserito tale novità nel Sostegni bis all’insaputa della compagine di Governo. Apparentemente, lo strappo è stato ricucito da Mario Draghi in persona, mediante una serie di telefonate con i suoi collaboratori e i vari membri di Governo. Apparentemente, ci sarebbero forti tensioni tra il premier e il Ministro Orlando, che sarebbe addirittura giunto a minacciare le dimissioni.

Stando alle ricostruzioni, Orlando avrebbe ceduto alle pressioni della Cigl per ottenere una proroga del blocco dei licenziamenti. Quale che sia la verità, in casa Lega non l’hanno presa bene. “Il ministro con la sua mossa ha sorpresa ha voluto evitare il confronto con le parti. E questo genera un clima di sfiducia. Ora, per riparare al danno, si segga attorno a un tavolo con Confindustria, sindacati e associazioni di categoria e trovi una mediazione” spiega la Sottosegretaria Nisini.

I due Governi paralleli, divisi sul blocco dei licenziamenti

Al momento pare proprio di avere due esecutivi che lavorano in parallelo, l’uno contro l’altro. E il blocco dei licenziamenti divide le due parti come un muro, riesumando vecchi fantasmi e cimeli polverosi che sanno tanto di secolo scorso. I sindacati cercano sponda nell’ala sinistra del Governo, chiedendo a Pd e parte dei 5 Stelle di adoperarsi per allungare il blocco dei licenziamenti fino ad Ottobre. Chiedono anche più sicurezza sul lavoro e norme migliori per gli appalti. L’alta imprenditoria si rivolge, invece, ai Ministri tecnici, alla Lega, a Italia Viva, Forza Italia e ad un’altra parte dei 5 Stelle.