29 Aprile 2021 - 18:07

Bollo auto: come calcolare il tributo sugli autoveicoli

Bollo auto

La tassa automobilistica o “bollo auto” va pagata sul possesso di ogni veicolo immatricolato in Italia, vediamo nello specifico come calcolarla

Il bollo auto, conosciuto anche come tassa di circolazione o tassa automobilistica, non è altro che un’imposta. Si tratta della tassa sul possesso di auto e moto che risultano immatricolate in Italia ed iscritte regolarmente al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Il bollo auto riguarda ogni vettura che circola sul territorio nazionale e non, comprese le auto a noleggio o leasing.

Il bollo auto va rinnovato ogni anno, pena interessi e sanzioni oltre la cifra da pagare. La cifra va corrisposta alla Regione di residenza del proprietario dell’auto perché questa tassa è ritenuta un tributo regionale.

Quando pagarlo

il bollo auto ha valenza annuale e va pagato entro la scadenza (che varia, come il suo importo). La tassa di possesso si paga ad aprile, agosto e dicembre per chi ha un’automobile, a gennaio e luglio per chi possiede una moto.

Il bollo non ha scadenza fissa e si deve pagare in corrispondenza del mese di iscrizione al PRA, suddiviso per comodità in tre scaglioni: 30 gennaio, 31 maggio, 30 settembre.

Il meccanismo di calcolo

Il calcolo del bollo dell’auto è basato su questi fattori:

  • potenza del motore, espressa in kW. Questo dato viene riportato sulla carta di circolazione, ma se per qualche motivo non fosse presente, basta dividere per 1,35962 i cavalli del veicolo
  • classe ambientale del veicolo (Euro 0, 1, 2, 3, 4, 5 o 6)
  • regione di residenza.

Moltiplicando i kW per l’importo indicato a seconda della classe ambientale del veicolo si ottiene la cifra di base. A questa va aggiunto il contributo regionale, che dipende dalla quantità di CO2 emessa dall’auto.

Si può calcolare l’ammontare del bollo a mano, ma il metodo più veloce è sicuramente effettuare il calcolo online dal sito di ACI. In questo caso, servirà il codice della targa dell’auto e la data di prima immatricolazione: il sistema estrarrà automaticamente i dati collegati al veicolo per calcolare la tassa dovuta e la relativa scadenza.

Cosa fare se si ritarda il pagamento del bollo auto

Può capitare di accorgersi di non aver pagato il bollo auto quando ormai è troppo tardi. In quel caso, se la violazione non è stata ancora contestata e non sono iniziate le attività amministrative di accertamento, sono semplicemente previste delle more se i pagamenti hanno un ritardo fino a due anni. Chi non paga il bollo auto da almeno tre anni, però, rischia la radiazione del mezzo dal PRA.

I soggetti esenti dal pagamento

Per circolare liberamente basta pagare, come abbiamo spiegato, il bollo auto. Alcuni soggetti, però, godono di esenzioni dal pagamento. Le auto elettriche ad esempio, non pagano il bollo auto per i primi cinque anni dalla loro immatricolazione. Questo serve per incentivare l’acquisto delle auto verdi ed approfittare anche degli incentivi statali messi a disposizione dal governo con l’ultima legge di bilancio. Anche le auto ibride non lo pagano a seconda della regione.