Brexit, Theresa May chiede posticipo al 30 giugno
Nel pantano della situazione della Brexit, la premier britannica Theresa May ha chiesto una ulteriore proroga al 30 giugno
Negli scorsi giorni, tutto il lavoro di Theresa May è stato orientato verso il posticipare la data di Brexit e scongiurare il No Deal, l’uscita senza accordo che avrebbe un impatto tremendo sul Paese.
In quest’ottica vanno visti non solo il disgelo verso Jeremy Corbyn, leader dei laburisti oggi visto come un interlocutore per evitare l’uscita senza accordo, ma anche l’approvazione da parte della Camera dei Comuni di una posizione contraria al no deal.
Oggi Theresa May è tornata a chiedere una proroga alla data di Brexit. Inizialmente prevista il 29 marzo, è stata spostata al 12 aprile, ma la premier britannica ha richiesto un’ulteriore proroga al 30 giugno. La situazione è particolarmente complessa, perché questa data imporrebbe allo Uk di partecipare alle elezioni per il Parlamento Europeo, che si terranno il 26 maggio 2019.
“Non si può consentire che l’impasse continui“, scrive la premier: “essa crea incertezza e danneggia la fiducia nella politica”.
Nel frattempo, Donald Tusk, polacco presidente del Consiglio Europeo, ha dichiarato di star considerando un rinvio “flessibile” di 12 mesi per la Brexit. In questa prospettiva, il Regno Unito potrebbe lasciare l’UE appena il Parlamento ratificasse l’accordo, quindi anche prima il raggiungimento dei 12 mesi di proroga. La proposta, tuttavia, è ancora un’ipotesi, e in ogni caso dovrebbe essere approvata dai leader degli Stati Membri nel corso del prossimo vertice dei capi di Stato UE.
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