26 Giugno 2020 - 10:25

Bufera per le parole di Cesare Cremonini da Cattelan, i social si ribellano

Cesare Cremonini

Cesare Cremonini travolto dalle critiche sui social per le sue parole sulla sua colf. Il popolo insorge contro il cantante

Gli italiani non ci stanno e insorgono contro Cesare Cremonini dopo la sua intervista da EPCC. L’amato cantante avrebbe usato delle parole poco carine nei confronti della sua colf e questo avrebbe fatto arrabbiare i suoi fan e non che, sui social, continuano a criticarlo pretendendo delle spiegazioni.

”Ho pensato alla mia donna delle pulizie – ha detto il cantante – che si chiama Emilia. Non è vero, non si chiama Emilia. Lei è moldava e io ho preteso in onore della mia terra di chiamarla Emilia. Non so qual è il nome ma ognuno dovrebbe chiamare le persone come meglio crede, soprattutto le persone che entrano in casa tua. Sono pagate e quindi possono far cambiare il loro nome”

Il tono utilizzato da Cesare Cremonini, durante queste parole, è sempre stato scherzoso e a ridere con lui anche Cattelan ma il pubblico non ha per nulla apprezzato questo aneddoto della vita del cantante.

Soprattutto su twitter, nelle scorse ore, Cremonini sta ricevendo numerose e dure critiche per queste parole, nello sconcerto dei suoi fan.

”Quindi secondo Cremonini se viene pagata una donna delle pulizie le si può cambiare nome perché riceve dei soldi. Quindi al prossimo concerto lo chiameremo Ugo perché viene pagato.”

”Spogliare una persona del suo nome e del suo diritto al nome è un livello di razzismo che non riesco a commentare.”

”Le colf e le badanti dell’Est sono donne come le vostre madri che per mantenere i figli se ne devono separare con dolore. Farci su delle battute è roba da bimbi viziati insensibili. Mi dispiace ma #Cremonini ha sbagliato. Non c’è molto da dire.”

Questi sono solo alcuni dei commenti sulla questione. C’è però da dire che in molti stanno giustificando Cesare Cremonini difendendolo per aver fatto solo una battuta. Tutti intanto, aspettano una spiegazione del cantante.