20 Giugno 2019 - 14:00

Canelo Alvarez e Andy Ruiz, i messicani alla conquista della boxe

canelo alvarez, daniel jacobs

Hanno sbaragliato la concorrenza, vincendo titoli mondiali in match davvero complicati, Andy Ruiz e Canelo Alvarez sono i volti della boxe mondiale. Entrambi hanno una cosa in comune: il “sangue” messicano

La boxe mondiale, sia che si tratti di pesi massimi che di pesi medi, è rappresentata da due grandi pugili che ci hanno insegnato a non arrendersi mai: Canelo Alvare e Andy Ruiz. Il primo, ormai, comanda nella categoria dei pesi medi, ed è il detentore dei titoli WBA, WBC e The Ring, e del titolo WBA dei supermedi (sottratto in un match a senso unico a Rocky Fielding). Alvarez, durante la sua strepitosa carriera, ha commesso un solo passo falso, nel lontano 2013. A soli 23 anni tentò l’impresa con Floyd Mayweather, uscendo però sconfitto ai punti. Questo errore ha aiutato molto il pugile a maturare, e quella che poteva essere una sconfitta devastante a livello morale si è dimostrata un nuovo punto di partenza che ha portato Canelo a diventare il volto mondiale della boxe.

Dall’altra parte abbiamo Andy Ruiz, nato ad Imperial Valley da genitori messicani. La sua storia nel mondo pugilato comincia all’età di soli 10 anni. Dopo poco tempo, anche grazie agli allenamenti di Fernando Ferrer, è diventato un punto di riferimento della categoria dei dilettanti. Il debutto nel mondo dei professionisti, a soli 20 anni, è positivo, vista la vittoria conquistata ai danni di Miguel Ramirez. Così come per Canelo Alvarez, anche Andy Ruiz ha “macchiato” la sua carriera con una sola sconfitta, rimediata nel dicembre del 2016 con Joseph Parker. Poco importa, perchè il 1° giugno scorso Ruiz è entrato di diritto nella storia della boxe grazie alla vittoria ai danni del pluricampione Anthony Joshua. Il match, vinto al 7° round, ha consegnato al messicano quattro titoli mondiali dei pesi massimi (WBA, WBC, IBF, IBO).