11 Luglio 2016 - 15:51

Caso Erasmus, genitori rifiutano il risarcimento “irrisorio”

Messico

Caso Erasmus, i genitori delle ragazze morte in un incidente in Spagna lo scorso 20 marzo rifiutano il risarcimento offerto dalla compagnia assicurativa

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Alessandro Saracino, papà di Serena, una delle sette ragazze italiane del “progetto Erasmus” morte il 20 marzo  in un incidente stradale in Spagna, ha rifiutato la proposta di indennizzo presentata dalla compagnia assicurativa che si è occupata del caso. 52mila euro, poiché secondo la tesi, le giovani non stavano indossando la cintura di sicurezza. “E’ una proposta che abbiamo rifiutato sdegnati,” – ha dichiarato l’uomo alla stampa – “inoltre hanno impostato la vicenda come se le ragazze avessero chissà quali colpe. A quanto ne so le studentesse avevano indossato le cinture addominali, non quelle a tre punti. Sono assolutamente inadeguate, ma non è certo colpa dei passeggeri. In quel Paese i risarcimenti sono irrisori: li hanno alzati a gennaio 2016, ma rispetto ai nostri parametri sono quasi al confine del ridicolo”.

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Incidente Erasmus in Spagna

I familiari delle studentesse hanno più volte ribadito che il risarcimento non è una mera questione di soldi, in quanto il denaro sarà destinato alla beneficenza. “Quello che bisognerebbe sottolineare” – ha aggiunto Saracino – “è che quella strada non era in buone condizioni. Le indagini stanno procedendo con lentezza eppure, se siamo tutti in Europa, la sicurezza dei nostri ragazzi dovrebbe essere tutelata allo stesso modo in qualsiasi Paese, in Spagna come in Italia. Mi verrebbe da concludere che l’Erasmus, com’è oggi, è troppo pericoloso e andrebbe sospeso.”

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha rivolto un pensiero ai genitori delle vittime, esprimendo rabbia e amarezza. “Un’assurdità insopportabile per chi ha tanto sofferto e ha perso una persona cara” ha dichiarato il premier.

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