Censimento rom, è scontro nel Governo con Salvini
“Censiremo i rom”, l’annuncio di Matteo Salvini che ha scatenato reazioni e discussioni all’interno del Governo
Il Ministri degli Interni Matteo Salvini ha annunciato ieri la schedatura (“censimento”) dei rom, con espulsione per quelli senza cittadinanza italiana. La proposta ha ovviamente suscitato forti reazioni da parte dell’opposizione e delle associazioni, in particolar modo da parte di quelle per i diritti umani e per la tutela delle minoranze. Tuttavia, anche nel Governo si registrano tensioni interne, con il Movimento Cinque Stelle e il premier Giuseppe Conte che mal digeriscono la boutade dell’alleato leghista.
I Cinque Stelle sono infatti molto preoccupati dal sorpasso della Lega nei sondaggi (29,2 contro il 29% del Movimento). Sul tema migranti, già Roberto Fico aveva provato nei giorni scorsi a smarcarsi da Salvini: “Bisogna ridiscutere il regolamento di Dublino, e occorre farlo con la Francia e la Germania mettendo fuori le posizioni estreme di Orbán che non vuole le quote. Ma chi non vuole le quote deve avere le multe. Quindi, se Orbán non vuole le quote, deve essere multato“.
Ieri è arrivata anche la telefonata a Salvini da parte di Conte, che avrebbe richiamato il Ministro a toni più pacati e soprattutto più collegiali con la maggioranza di governo. Salvini, però, minimizza gli attriti con gli alleati: “Ho sentito via messaggi Bonafede e Toninelli, sentirò Fraccaro”. E prosegue: “Non c’è da preoccuparsi, questo è certamente un momento di grande visibilità perché i temi caldi sono i nostri, ma verrà il momento di parlare anche di Fornero, Jobs Act, Alitalia e in quel frangente sarà più visibile senza dubbio il Movimento“.
Va detto che l’effettiva realizzabilità della proposta è incerta: non soltanto perchè non si può creare un elenco di soggetti in base alla loro appartenenza etnica (anche tecnicamente difficile da realizzare), ma anche perchè risulterebbe impossibile espellere soggetti in possesso di cittadinanza italiana o di altro stato membro dell’UE.
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