Chiusure domenicali, le proposte del Governo
Sul tavolo del Governo alcune proposte di legge che ripristinino le chiusure domenicali e festive degli esercizi commerciali. Quali sono e cosa prevedono
Nel 2013 il Decreto Salva Italia a firma dell’allora Premier Mario Monti, disciplinava le chiusure domenicali di negozi ed esercizi commerciali demandando la scelta ai titolari delle attività: questo per incrementare la produttività e la forza degli investimenti nel Paese.
Ora il tema torna caldo sul tavolo del Governo Movimento 5 Stelle-Lega: entrambi i partiti vogliono infatti ripristinare l’obbligo di chiusura domenicali e festive dei negozi, ma con alcune eccezioni a cui corrispondono altrettante proposte di legge. Vediamo quali.
Cosa propone la Lega
La proposta della Lega mira a mettere a regime l’obbligo delle chiusure domenicali, fatta eccezione per le località turistiche, balneari o di montagna. Ogni commerciante poi, potrà decidere se tenere aperta la propria attività nelle 4 domeniche di Dicembre, e in ulteriori 4 domeniche o festività nell’arco dei restanti mesi dell’anno. La proposta di legge è firmata da Saltamartini.
I cinque stelle puntano sull’e-commerce
La proposta dei Cinque Stelle a firma di Davide Crippa, introduce una novità sul tema: l‘e-commerce. Nel testo, infatti, si legge che nei giorni festivi gli utenti possono acquistare sui siti di e-commerce. Ma dovrà essere chiaro che, se l’attività si svolge in Italia, potrebbe non essere completata in alcune delle sue fasi.
La proposta del Pd
Anche dall’opposizione, ed in particolare da Gianluca Benamati del Pd, arriva una proposta per disciplinare gli orari di apertura degli esercizi commerciali. Essa, in particolare, prevede che i commercianti possano scegliere quando derogare alla chiusura festiva delle attività per 6 giorni, tra dodici festività: Capodanno, Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile, Epifania, Festa del Lavoro, Festa della Repubblica, Ognissanti, Natale e Santo Stefano.
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