Ciad e Nigeria, attacco terroristico fiacca le forze anti-jihadiste
Nuovo attacco terroristico in Ciad e Nigeria, firmato dai militari di Boko Haram, che ha minato le forze anti-jihadiste. Poche ore prima erano a Gogi
Ciad e Nigeria nuovamente assediate da un attacco terroristico, che porta la firma dei militari di Boko Haram. Un duro colpo alla difesta contro il terrorismo nella regione del Sahel.
Nel conflitto 150 soldati anti jihadisti hanno perduto la vita per mano di 90 militari del comparto terrorista. Poche ore prima avevano teso un agguato anche nela zona di Gogi, che si trova nella parte nordorientale di Yogi, in Nigeria, al confine con Ciad.
Questo attacco ha provocato la morte di 47 soldati nigeriani, avvenuto dopo il passaggio di un convoglio che trasportava bombe e munizioni nella cita di Maiduguri, capoluogo del Borno, considerato quartier generale di Boko Haram.
Secondo quanto riferito da fonti militari, questo raid è durato sette ore, e si è concluso solo con l’arrivo dei rinfozi di truppe ciadiste. Sono stati 24 i mezzi pesanti distrutti durante il conflitto, compresi quelli corazzati.
Il presidente Idriss Debby, che ha raggiunto il posto il giorno seguente, ha dichiarato:“È stato l’attacco più mortale mai subito dal nostro paese. È la prima volta che perdiamo un così alto numero di uomini”.
Per mettere in sicurezza la zona del lago Ciad, sono state stanziate delle truppe a difesa del confine con la Nigeria. Joseph Borrell, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea, ha dichiarato: “È una lotta che vinceremo insieme e ogni attacco di questo tipo rafforza la nostra determinazione per accelerare ulteriormente i nostri sforzi. Gli attacchi contro civili e militari sono in aumento nel Sahel.
Sono una realtà quotidiana per milioni di persone. L’Unione Europea continuerà a sostenere gli sforzi dei paesi della regione per rafforzare la sicurezza, la stabilità e soddisfare le esigenze delle persone, in particolare nelle aree più fragili”.
Boko Haram, negli ultimi mesi, ha preso maggiormente di mira i territori del Lago, al confine tra Nigeria, Ciad, Niger e Camerun.provocando oltre 30mila vittime e 2,6 milioni di sfollati.
Nel 2015 la Nigeria ha dato il via all’Operazione Lafiya Dole, e creato una Task Force congiunta multinazionale (Mnjtf) che ha la sua sede operativa nella capitale del Ciad, N’Djamena, composta dagli eserciti di Benin, Camerun. Vi sono ancora molti dubbi sulla protezione che questa azione possa garantire contro il Terorrismo.
A causa delle incursioni jihadiste ha dato vita, nel 2014, all’alleanza G5 Sahel (Niger, Ciad, Mauritania, Burkina Faso, Mali), da cui nel 2015 è nata la forza militare congiunta G5 Sahel (Jf-G5S).
Questa formazione è composta da 5000 militari dispiegati dai paesi membri. La Jf-G5S ha integrato anche la task force Liptako-Gourma, creata da Niger, Mali e Burkina Faso, a protezione dei reciproci confini.
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