Cina e Taiwan: ecco cosa sta succedendo tra i due Stati
La tensione tra Cina e Taiwan è tornata a dei livelli molto alti. Si parla addirittura di una "spedizione punitiva" militare
Un conflitto che dura ormai da diversi decenni. La tensione è tornata alta nell’Indopacifico a causa del rinnovato scontro tra Cina e Taiwan. A quattro mesi dalle elezioni che si sono tenute a gennaio sull’isola, e a tre giorni dall’insediamento del presidente Lai Ching-te, Pechino ha avviato una due giorni di esercitazioni militari il cui scopo è, esplicitamente, “punire” le mire indipendentiste di Taipei. Dunque lo scontro si fa sempre più vicino.
Come spiega l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, la Cina sta impiegando navi della marina e aerei militari che stanno, piano piano, circondando l’isola di Taiwan.
“Il Comando del Teatro orientale dell’Esercito popolare di liberazione cinese (Pla) ha iniziato tali manovre a partire dalle 7:45 di oggi ora locale. Le esercitazioni, denominate “Joint Sword-2024A” vengono condotte nello stretto di Taiwan e al nord, al sud e all’est dell’isola.” ha specificato la stessa agenzia stampa.
Citando il portavoce militare della Cina Li Xi, la stessa Xinhua ha affermato l’obiettivo di queste famigerate esercitazioni.
“Si concentreranno sul pattugliamento congiunto di prontezza al combattimento aria-mare, sulla presa congiunta del controllo globale del campo di battaglia e su attacchi congiunti di precisione su obiettivi chiave. Le esercitazioni prevedono il pattugliamento di navi e aerei che si avvicinano alle aree intorno all’isola di Taiwan e operazioni integrate all’interno e all’esterno della catena di isole per testare le reali capacità di combattimento congiunte delle forze del comando.“
Cina e Taiwan: i possibili sviluppi
La vicenda tra Cina e Taiwan è diventata ancora più intricata. Lo Stato, infatti, rivendica Taiwan come parte del suo territorio e ha bollato Lai come un “pericoloso separatista” che porterà “guerra e declino” nell’isola. Le autorità di Pechino hanno affermato che le esercitazioni militari lanciate attorno al Paese costituiscono una “severa punizione” contro le forze “indipendentiste” dell’isola, tre giorni dopo l’insediamento del nuovo presidente. Insomma, una sorta di “spedizione punitiva” in piena regola.
Taiwan ha replicato accusando la Cina di “provocazione irrazionale e di disturbo della pace e della stabilità regionale” e comunicando, tramite il ministero della Difesa, di aver allertato le forze marittime, aeree e terrestri e di aver rafforzato la sicurezza delle basi, indicando alle forze di difesa aerea di monitorare possibili obiettivi.
“Siamo pronti a intervenire con fermezza e moderazione. Non cerchiamo conflitti, ma non ci sottrarremo. Abbiamo la fiducia necessaria per salvaguardare la nostra sicurezza nazionale.” ha affermato il ministro della Difesa di Taiwan Wellington Koo Li-hsiung.
Cina e Taiwan: le esercitazioni
Le esercitazioni intorno all’isola rappresentano la prima sostanziale risposta della Cina all’insediamento di Lai Ching-te quale nuovo presidente di Taiwan, avvenute dopo la vittoria del politico alle elezioni di gennaio. Come accaduto per la presidente che l’ha preceduto, Tsai Ing-wen, Lai appartiene al Partito Progressista Democratico, considerato una forza separatista dal governo di Pechino.
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