12 Luglio 2015 - 16:22

CinemadaMare, gli sguardi dentro la stessa forma

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CinemadaMare, il Festival del cinema itinerante che trasforma il viaggio in materia creativa. La tappa a Marina di Camerota 

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Il cinema non muore, si rinnova.

Non si ferma, ma viaggia, attraversa, memorizza.

CinemadaMare è l’esemplificazione di un modo di concepire l’arte e la creatività immergendosi, con coraggio e apertura, nelle visioni del mondo intero. Il Festival, giunto alla 12esima edizione, si dirama in 11 tappe partendo da Roma e terminando sul Lido di Venezia, in concomitanza con la Mostra del cinema.

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Foto di scena al CinemadaMare 2015

Internazionale, giovane, dinamico: così CinemadaMare si riappropria della settima arte per ridarle il valore che merita.

Un percorso in orizzontale e verticale, come la sigla dell’edizione di quest’anno ha scelto di rappresentare, selezionando scene in movimento dei classici del cinema per riprodurre il senso del viaggio, nelle sue due diverse sfumature: attraversare geograficamente un luogo per coglierlo e raccontarlo, poi elevarsi culturalmente dalla materia tangibile alla memoria (cinematografica).

La tappa a Marina di Camerota dal 6 all’11 luglio (in provincia di Salerno), la terza dell’itinerario, porta 25 sguardi internazionali che, in una sola settimana, s’inseriscono nel contesto di riferimento per narrarlo in cortometraggi.

Solitudine, immigrazione, riconciliazione, silenzi e natura, amore, speranza, incontri, amicizia, tradizioni. Gli sguardi penetrano la stessa forma (il luogo fisico), da cui prelevarne diversi aspetti in un’opera corale che costruisce una nuova realtà.

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Durante le riprese – CinemadaMare 2015

Libertà nella necessità: dal limite del tempo di realizzazione, i filmmakers strutturano un pensiero istintivo evocato dalla morfologia del territorio, dai ruderi, dalla storia, dalle impressioni, dalle esperienze.

CinemadaMare si arricchisce così di polivisione, in cui ogni sguardo concorre a far emergere una storia scritta sulle mura del luogo, nei bar, sulla sabbia, dentro il mare, nell’incontro con l’altro.

Il cinema, oggi stratificato di logiche di mercato e di tendenza, ritorna al suo status originario. L’uomo incontra la realtà, la osserva con occhi potenziati per interpretarla, assorbirla, liberarla, riscriverla.

Volti e oggetti, strade e spiagge, un fiore e il mare: la magia del cinema li cattura e li declina in stili e codici narrativi difformi. 

Un evento come CinemadaMare, nel piccolo centro turistico del Comune di Camerota, riporta la tradizione del cinema in piazza e, dopo la diffidenza iniziale, riconquista un pubblico pigro offrendo due ore per ogni sera di cinema d’arte e giovani ospiti; ricordiamo il regista Adelmo Togliani (che ha presentato L’uomo volante) e l’attrice Miriam Candurro (presente per raccontare il suo esordio nel film Certi bambini).

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da sinistra il sindaco Antonio Romano, il direttore Franco Rina e il regista Adelmo Togliani

Dalle riprese agli incontri formativi, dall’ideazione alla proiezione nella serata finale del Festival, tutti i giovani artisti crescono insieme verso un percorso comune, che somma le 11 “visite” per un ritratto variegato di micro universi nell’idea di cinema che nasce dalla sua stessa creazione, dal farsi.

Il pubblico non solo viene letteralmente “spinto” a soffermarsi sui cortometraggi, espressione di un pensiero sintesi di tanti pensieri, ma coinvolto nella votazione, dando al cinema il potere di ritornare un linguaggio nelle mani dello spettatore.

Dalla selezione ufficiale i vincitori dei 25 filmmakers di CinemadaMare 2015 nella tappa a Marina di Camerota sono:

Jumping Trainer – Fabio Romanelli – Italia – Miglior attore Enzo Musmanno

Hilian combatting – Gisela Pelaez – Argentina – Migliore sceneggiatura

Connessione – Gloria Kurnik – Polonia – Miglior montaggio 

Cavatelli cilentani – Malwina Wachulec – Polonia – Miglior fotografia 

Il vincitore invece è Maria dentro il silenzio – Gianmarco Testani – Italia 

Infine tutti i partecipanti:

Parler/parlare – Katarina Bulajic/Alexander Darvaux/Thomas Classeng – Montenegro

Hatch – Giulia di Battista – Italia

The immigrant – Alizeb Raess – Pakistan

As simple as that II – Ali Derakhshandeh – Iran

Coexist – Daniel Aime/Paula Bautista – Italia/Spagna

Dark mind – Samantha Sampedro – Ecuador

Madeleine – Alberto Vianello – Italia

Trasparenze – Rosanna Reccia – Italia

Paparazzi: a day in life – Stefan Lazarski – Polonia

Heat – Yara Milek – Russia

Misha – Michael Rejo – Norvegia

1/10 – Kacper Zieba – Polonia

Earth – Adi Dwianto – Indonesia

L’ereditiera – Alessandro Altobello – Italia

Breathe – Paul Martin Maina – Kenya

I am an asshole, I know – Marco Napoli – Italia

Strings – Chao Fang – China

Il fiero testimone – Giansalvo Pinocchio – Italia

Pigiamino Kid – Denis Nazzari – Italia

Bed&Breakfast – Pablo Tanno – Argentina

CinemadaMare: direttore Franco Rina 

                                segreteria organizzativa Emanuela Crisci

                                comunicazione Alessandro Martino 

                                traduzione Jennifer Mirino

                                reparto tecnico Nunzia Iorio

                                responsabile Ciak Basilicata Livia Felicetti 

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