Conte sfida Salvini alle prossime elezioni? La bomba
Secondo un retroscena del Corriere della Sera, in caso di crisi Conte andrebbe allo scontro diretto con Salvini con un proprio partito
Conte sfida Salvini alle prossime elezioni? Lo scenario bomba
Sono giorni che nei corridoi di Palazzo Chigi non si fa che parlare della crisi di Governo che il partito di Renzi, Italia Viva, potrebbe aprire nel caso in cui l’esecutivo decidesse di affidare la gestione dei fondi del Recovery Plan ad una task force esterna. Diversi esponenti politici hanno detto la loro su quello che potrebbe (o dovrebbe) succedere dopo la crisi di Governo, tra chi spinge per un esecutivo tecnico e chi, invece, andrebbe subito ad elezioni.
Stando ad un’indiscrezione del Corriere della Sera, anche il Ministro della Cultura e capogruppo dem Dario Franceschini sposerebbe quest’ultima ipotesi.
Ma c’è di più: secondo lui, in caso di ritorno alle urne, l‘attuale Premier scenderebbe in campo con una propria lista, sostenuta da Pd, Movimento Cinque Stelle e una lista di sinistra, di certo non Italia Viva che (essendo causa della caduta del Conte bis) “non potrebbe pretendere di stare con noi”, dice ancora Franceschini, contro la coalizione di Centro Destra trainata dalla Lega di Matteo Salvini.
Ipotesi di vittoria? Poche, ma ci sono. Secondo Franceschini, infatti, Conte godrebbe ancora di una certa credibilità presso i cittadini, e potrebbe accaparrarsi i voti dell’ala “centrista” del Centrosinistra, che non si vedono garantiti o rappresentati nè dal Pd nè da M5s.
In questo scenario, Italia Viva sembrerebbe dunque fuori da qualsiasi gioco politico, non dimentichiamoci tuttavia che – sempre secondo il Corriere della Sera – il leader Matteo Renzi avrebbe avuto contatti con il suo omologo leghista Salvini per verificare la fattibilità di un Governo di transizione in attesa di nuove elezioni. Al partito dell’ex Premier non resterebbe dunque che sopire per un pò i suoi istinti rottamatori, almeno fino all’elezione del Capo dello Stato, e fregiarsi del ruolo di ago della bilancia tra i grandi elettori che al momento, ma siamo nel campo delle speculazioni, sarebbero in assoluta parità.
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