16 Maggio 2025 - 12:06

Fano, il Rotary chiama scuole e famiglie contro il cyberbullismo: “Non basta parlarne, servono strumenti”

A Fano il Rotary promuove un convegno contro il bullismo: scuole e famiglie a confronto il 16 maggio 2025 al Cinema Masetti. Iniziativa con esperti e testimonianze.

Una comunità che non si limita a denunciare, ma agisce. È questo lo spirito con cui il Rotary Club di Fano ha organizzato per venerdì 16 maggio alle ore 18, presso il Cinema Teatro Masetti, un convegno pubblico dal titolo emblematico: “Il bullismo non insegna, segna”.

L’iniziativa, sostenuta da cinque istituti comprensivi del territorio e dal Polo scolastico 3, rappresenta l’ennesima tappa di un percorso cominciato nel 2019, con l’obiettivo di prevenire il bullismo e il cyberbullismo nelle scuole attraverso azioni concrete, durature e sistemiche.

A differenza delle tante giornate celebrative spesso fini a sé stesse, il Rotary di Fano ha scelto di intervenire con un Modello Organizzativo Gestionale (MOG) antibullismo, codificato e certificato, già adottato da numerosi istituti e accompagnato da un manuale operativo distribuito a docenti, studenti e famiglie.

«Il bullismo è una piaga sociale che non si può combattere solo con le parole – ha sottolineato il presidente del Rotary, Michele Brocchini – servono strumenti chiari, continuità e un coinvolgimento diretto della scuola e delle famiglie. Questo convegno è un ulteriore passo per non spegnere i riflettori».

A coordinare l’incontro sarà il giornalista Marco Giovenco. Interverranno, tra gli altri, la consulente organizzativa Lucia Romagnoli, la psicologa Marika Bertuccioli, esperta di dipendenze tecnologiche, e la dirigente scolastica Silvia Faggi. In chiusura, lo spettacolo narrativo “Bandiera bianca” a cura del giornalista e autore Luca Pagliari, già noto per il progetto #cuoriconnessi, con storie vere di genitori e figli nell’era digitale.

L’evento è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, con il supporto di Spazio Conad. Ma la domanda resta: serviva davvero un Rotary per accendere i riflettori su un tema tanto urgente? La risposta, purtroppo, è sì. Perché, come spesso accade, manca ancora un’azione culturale e istituzionale sistemica, e finché saranno realtà associative a promuovere questo tipo di iniziative, tanto vale accoglierle e sostenerle. Prima che il silenzio torni a coprire tutto.

Fonte: Il Resto del Carlino – articolo di Tiziana Petrelli