4 Luglio 2020 - 11:02

Copenaghen, vandalizzata nuovamente la “Sirenetta”

Sirenetta

La “Sirenetta” di Copenaghen è stata nuovamente presa di mira da vandali. Già in passato, era stata decapitata due volte e ricoperta di graffiti

Non c’è scusante che possa tenere. Ancora una volta, l’arte soccombe sotto i colpi dei vandali. Questa volta, a farne le spese è la “Sirenetta“, noto monumento di Copenaghen, simbolo della città danese, eretta in onore dello scrittore Hans Christian Andersen come tributo ad uno dei suoi racconti più famosi. La scultura, che ha 107 anni, ogni anno è meta turistica per milioni di visitatori. Già in passato era stata presa di mira, due volte era stata persino decapitata.

Il capo della polizia di Copenaghen è rammaricato per l’accaduto e dichiara: “È un atto vandalico e abbiamo aperto le indagini.
Negli ultimi giorni, i manifestanti del movimento Black Lives Matter hanno aperto una “caccia alle statue” dedicate a personaggi legati all’odio razziale e a colonialisti, ma la Sirenetta e il suo autore non sembrano avere punti in comune con queste vicende. Lo scorso anno vi fu una polemica, dopo l’annuncio della scelta di Halle Bailey nel ruolo della protagonista del remake del film d’animazione del 1989. I dissidi erano legati al fatto che l’attrice fosse afro-americana.

Le proteste arrivarono a livelli indicibili. “Impossibile una sirenetta nera: sott’acqua non arriva la luce, non puoi sviluppare melanina.” recitò un commento su Facebook.
La Disney aveva rilasciato così un comunicato: “Sì, l’autore originale della Sirenetta era danese. Ariel è una sirena, vive in un regno sottomarino in acque internazionali e può nuotare dove vuole. Ma per rimanere in tema, diciamo pure che Ariel è danese e le sirene danesi possono essere nere perché il popolo danese può essere nero. Ma, spoiler alert, il personaggio di Ariel è un’opera di fiction.