21 Novembre 2019 - 15:37

Coppa Davis, il nuovo format non funziona: regole da rivedere

Coppa Davis

Tra partite notturne e ritiri improvvisati, la nuova Coppa Davis targata Piquè sta suscitando forti critiche da parte di giocatori e tifosi. Per il bene del tennis, va cambiato qualcosa

E’ cominciata appena tre giorni fa la nuova Coppa Davis sponsorizzata da Gerard Piquè, ma il nuovo formato sembra per adesso non funzionare. Tra partite che terminano a notte inoltrata e ritiri improvvisati, in molti tra giocatori e tifosi hanno duramente criticato la competizione.

Me è bene fare un passo indietro. Fino allo scorso anno, la Davis era una competizione ad eliminazione diretta, con le squadre che si sfidavano in ottavi, quarti, semifinali fino ad arrivare alla finale. La sede si sceglieva di volta in volta in casa di una delle due sfidanti, e si giocavano fino a cinque partite, quattro singolari e un doppio, tutti al meglio dei 5 set. Chi vinceva tre match vinceva la partita.

Finchè, un anno e mezzo fa, l’ITF, decise di rivoluzionare la Coppa, per provare a rianimarla, e si accordò con il Gruppo Kosmos, presieduto dal calciatore del Barcellona Gerard Piquè. L’idea era quella di creare una sorta di Mondiali di tennis, con un unica sede e con tante squadre a parteciparvi.

Su richiesta dei giocatori, si è deciso di accorciare le gare al meglio dei tre set, e di accorciare la sfide. Non più cinque partite, ma tre, due singolari e un doppio. In molti criticarono il nuovo formato, tra questi anche Federer. L’ATP invece creò un proprio torneo a squadre, da svolgersi a gennaio in Australia.

L’idea di Piquè gli da ragione solo in parte. E’ vero che c’è più coinvolgimento, e più big hanno deciso di partecipare alla Davis, come Djokovic, Nadal e Murray, ma le cose positive finiscono qui. La prima cosa a non funzionare è l’ordine di gioco. Si inizia con un turno mattutino alle 11:00, e uno serale alle 18:00.

Ma spesso, come accaduto ieri, il turno mattutino si protrae per molte ore, facendo cosi slittare l’inizio del turno serale dopo le 20:00. Succede cosi che il doppio tra Spagna e Russia termini alle 2:30 del mattino, quello tra Usa e Italia addirittura alle 4:00 passate.

E a risentirne naturalmente sono lo spettacolo e l’affluenza di pubblico. A vedere il doppio tra Usa e Italia c’erano appena 200 persone, su un’impianto che arriva a contenerne diecimila. Un vero peccato ripensando alla finale dello scorso anno tra Francia e Croazia a Lille, con 25mila persone a gremire gli spalti dello stadio del Lille.

Altra cosa poco chiara, e la Classifica di ogni girone. Ai quarti passano le prime di ogni Gruppo, più le due migliori seconde. Ma la Classifica è stata falsata da dei ritiri improvvisati da quadre che avevano già vinto i due singolari.

Succede cosi che il doppio canadesi si ritiri prima del match, lasciando a tavolino un doppio 6-0 per gli americani, falsando cosi la Classifica. Ancora peggio fa la coppia australiana, che dopo aver vinto i due singolari contro il Belgio, si ritira dopo appena un Game perchè uno dei due giocatori lamentava un improvviso dolore al braccio.

Tanti diretti interessati hanno criticano il nuovo formato. Nadal e Djokovic si dicono d’accordo ad unire la Davis all’ATP Cup, mentre Barazzutti chiede più rispetto per giocatori e tifosi, per il bene della Davis.

Da parte sua, Piquè si dimostra sordo alle lamentele, e preferisce prendersela con Roger Federer, accusandolo di criticare la Davis solo perchè la vede come una rivale della sua Laver Cup. Così le partite vanno avanti, ma senza cambiamenti importanti si rischia di distruggere in poco tempo un torneo con 119 anni di storia.