26 Marzo 2021 - 18:51

Coronavirus, Italia: il bollettino di oggi 26 marzo

bollettino coronavirus

Come di consueto la protezione civile ha diramato i dati relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Italia. I dati aggiornati

Coronavirus: i dati di oggi forniti dalla Protezione Civile non sono confortanti, infatti mostrano un incremento dei contagi e delle terapie intensive: aumenta il numero dei contagiati che, nella giornata di oggi, raggiungono quota 23.987, rispetto ai 23.696 registrati nella giornata di ieri, 25 marzo. Stabile il numero dei decessi (457), le terapie intensive occupate nella giornata odierna aumentano di +48 unità (+8 in terapia intensiva). I guariti sono 19.764 mentre gli attuali positivi crescono di 3.753 con un numero complessivo pari a 566.711.

Oggi, al netto di 354.982 tamponi effettuati; inoltre, dal bollettino odierno, il tasso di positività al Coronavirus raggiunge il 6,8% (+0,0%). Continua nel frattempo la campagna di vaccinazione anti-Covid, dopo la temporanea sospensione del piano vaccinale, causata dal blocco di alcuni lotti AstraZeneca. Con 8.765.085 dosi somministrate nella giornata di oggi.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che lui stesso si vaccinerà con AstraZeneca la prossima settimana: “Dobbiamo fare in modo che questi medici non entrino in contatto con i malati. Anche con la Ministra Cartabia stiamo lavorando ad un provvedimento in questo senso”. Il Premier, inoltre, ha anche annunciato nella conferenza stampa ha confermato il ritorno alla didattica in presenza fino alle Medie.

Oggi, 26 marzo, è emerso da un nuovo studio italiano sono state identificate cinque varianti genetiche associate al Covid-19, una scoperta che apre la strada a possibili nuove terapie, oltre che a screening in grado di individuare precocemente i soggetti esposti ai rischi maggiori. I professori Mario Capasso e Achille Iolascon, docenti presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’ateneo di Napoli, hanno coordinato il team di scienziati.

“Questo studio getta le basi per mettere a punto nuovi test genetici che permettono di predire quali sono i soggetti ad alto rischio di sviluppare manifestazioni cliniche gravi del Coronavirus”, ha dichiarato all’ANSA il professor Capasso. Inoltre i due geni (Tmprss2 e Mx1) trovati più frequentemente mutati nel gruppo dei pazienti gravi, potrebbero essere potenziali bersagli terapeutici”.