AstraZeneca, il Cts valuta lo stop sugli under50
Dopo i casi tromboembolici delle ultime settimane, il Cts potrebbe sconsigliare la somministrazione di AstraZeneca sotto i 50 anni
Il Comitato Tecnico Scientifico, di concerto con il Ministero della Salute, potrebbe a breve ratificare una nuova ordinanza circa l’utilizzo di AstraZeneca sui giovani: in particolare, dopo i casi tromboembolici registrati in alcune pazienti, si potrebbe pensare di sconsigliare il vaccino a vettore virale sotto i cinquant’anni.
Una guida a livello centrale, servirà certamente per dare una linea comune alle Regioni che – sulla questione “open day” – continuano a procedere in ordine sparso: se la Asl Napoli 2 ha revocato l’evento vaccinale previsto per questa sera, la Sicilia mantiene la sua quattro giorni – dal 10 al 13 Giugno prossimo – nel corso della quale tutti i cittadini che hanno almeno diciotto anni e nessuna fragilità potranno vaccinarsi con AstraZeneca o Johnson&Johnson.
Tra le Regioni che hanno detto no agli “Astra-Day” anche il Veneto di Luca Zaia (che da tempo ha smesso di somministrare i vaccini anti-Covid a vettore virale) e la Sardegna; l’Assessore alla Sanità Nieddu, in proposito, asserisce: “Non usiamo Astrazeneca al di fuori delle fasce d’età indicate dal Ministero, nemmeno con gli open-day. Abbiamo sempre rispettato i protocolli, non avremo bisogno di altre limitazioni”
Altro nodo da sciogliere è, infine, quello della terza dose: l’idea è quella di somministrarla, con Pfizer, esclusivamente ai più fragili o potenzialmente più esposti al contagio da Covid-19: anziani over60, persone già portatrici di altre patologie, operatori sanitari e lavoratori essenziali, tra cui le forze dell’ordine.
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