Cyberbullismo e Revenge Porn: i mostri nascosti dietro la rete
Cyberbullismo e Revenge Porn sono spesso due facce della stessa medaglia: circa il 33% degli episodi di cyberbullismo è a carattere sessuale
La concomitanza tra Cyberbullismo e Revenge Porn è sempre più netta. Basti pensare che il 33% degli episodi di cyberbullismo è a carattere sessuale e coinvolge maggiormente la categoria femminile, esposta ad un maggiore rischio di vittimizzazione.
Il Revenge Porn
Il Revenge porn è un reato sessuale basato sul caricamento online di immagini intime senza il consenso del soggetto protagonista. L’effetto immediato del fenomeno è la distruzione della reputazione altrui. Spesso la divulgazione di materiale sessuale esplicito avviene per vendicarsi dopo la fine della relazione, ma i moventi possono essere vari. Tra questi si segnalano: motivi futili, induzione al suicidio, guadagno di profitti sia in una logica estorsiva sia grazie al mercato redditizio delle immagini e dei video hot, tentativo di boicottare un competitor o di isolare socialmente la persona offesa.
Il sexting
Una condizione che rafforza il revenge porn è il fenomeno del sexting. Si tratta dello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, o nella pubblicazione tramite via telematica, attraverso canali come chat, social network e varie app.
Secondo uno studio commissionato nel 2009 dal Pew Research Center di Washington, il sexting può essere suddiviso nelle seguenti tipologie:
- Scambio di immagini e testi solamente tra due partner
- Scambi di immagini e testi che non coinvolgono solo i due partner ma sono condivisi con altri soggetti estranei alla relazione
- Scambi di immagini e testi tra soggetti che non intrattengono ancora una relazione ma dove almeno una delle due parti desidera averla
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