Dallo scritto allo schermo, Little Dorrit
Nel 2008, il celebre romanzo di Dickens dal titolo The Little Dorrit è diventato una miniserie e, in sole 14 puntate, ha conquistato milioni di telespettatori… La conoscete? Scopritela insieme a noi!
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Il libro
Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore inglese e critico sociale. Egli ha creato alcuni dei personaggi di fantasia più conosciuti al mondo ed è considerato come il più grande scrittore di epoca vittoriana. Le sue opere hanno goduto di una popolarità senza precedenti durante la sua vita, ma è solo a partire dal ventesimo secolo che critici e studiosi hanno iniziato a considerarlo come un vero e proprio genio letterario .
I suoi romanzi e racconti godono di popolarità straordinaria e vengono studiate ed approfondite in tutto il mondo.
Tematica fondamentale affrontata nei suoi romanzi è sicuramente quella della povertà, come emerge sia da opere più conosciute come ‘Oliver Twist’ e ‘Il Canto di Natale’ che da opere meno note, ma altrettanto affascinanti. Un esempio che possiamo fare è sicuramente quello de ‘La piccola Dorrit’ (Little Dorrit), opera scritta tra il 1855 e il giugno 1857 e pubblicata in fascicoli mensili (come quasi tutte le opere dell’autore) dal 1 dicembre 1855 al 1857.
Il romanzo è diviso in due libri: il primo, denominato “Povertà”, descrive le misere condizioni della famiglia Dorrit, costretta a vivere in povertà dopo i debiti contratti dal capofamiglia, William Dorrit: dopo aver perso tutti i suoi averi, l’uomo viene obbligato a vivere con la sua famiglia, nella prigione di Marshalsea; proprio in questo luogo angusto nascerà la protagonista della storia, Amy, la più piccola della famiglia, la cui madre morirà poco dopo il parto.
Tanti sono i personaggi che vengono descritti accanto alla protagonista; fra questi ricordiamo Arthur Clennam, la cui storia d’amore con la piccola Amy tiene banco per tutta la vicenda, e l’energico e attivo Mr. Pancks, grazie al quale la famiglia Dorrit esce di prigione e diventa ricca.
Il secondo tomo, infatti, si chiama “Ricchezza”, poiché spicca il racconto della nuova vita della famiglia Dorrit e della sua elevata condizione economica. Ma non solo. In questo secondo tomo, infatti, nuove disgrazie minano la felicità della piccola Amy, come la morte del padre e la scoperta della malattia di Arthur.
Nel libro sono mosse principalmente due critiche: quella alla burocrazia inglese e quella alla borghesia e ai ricevimenti, argomenti abbastanza ricorrenti nei suoi romanzi.
La miniserie
Da questo bellissimo romanzo, nel 2008, è stata tratta una miniserie britannica, dopo che già nel 1988 ne era stato tratto un lungo metraggio. Questa perla del piccolo schermo è stata prodotta prodotta congiuntamente dalla BBC e dalla WGBH di Boston e mandata in onda sul canale BBC One e BBC HD a partire dal 26 ottobre; sono state mandate in onda 14 puntate, di cui due da 60 minuti (la prima e l’ultima) e 12 da 30 minuti. Il successo della serie è stato tale che la stessa è stata trasmessa anche negli Stati Uniti in cinque puntate tra il marzo e l’aprile del 2009.
La regia di questa miniserie, la cui sceneggiatura è stata realizzata da Andrew Davies, è stata affidata a Adam Smith (6 episodi), Dearbhla Walsh (5 episodi) e Diarmuid Lawrence (5 episodi).
La storia è stata girata tra Buckinghamshire, Kent, Surrey e Greenwich, contee inglesi situate nei dintorni di Londra. Per le scene degli interni è stato utilizzato il Pinewood Studios.
Claire Foy e Matthew Macfadyen hanno interpretato i protagonisti della vicenda, Amy Dorrit e Arthur Clennam, circondati da un cast di tutto rispetto, che vede, tra gli altri, il nome di Tom Courtenay e quello di Andy Serkis, i quali, per le loro grandiose interpretazioni di William Dorrit (padre di Amy) e Rigaud (uomo sospettato di uxoricidio), hanno ricevuto ciascuno un Emmy come migliore attore non protagonista, nel 2009.
Quello stesso anno, Little Dorrit è stata insignita di altri quattro Emmy come miglior miniserie, miglior regia (nella persona di Dearbhla Walsh), miglior sceneggiatura e miglior casting.
Articolo a cura di Giovanni Morese e Ilaria Orzo
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